Si chiama Fiat Toro l’ultima novità Fiat per il Sudamerica. Il modello, secondo la filiale brasiliana della Casa, inaugura un nuovo segmento, quello dei Sup, “Sport Utility Pick-up”, una sorta di Suv col cassone, insomma. Dall’unica foto diffusa finora, si intuisce una linea massiccia degna del nome Toro. Il pick-up compatto faceva parte dei programmi per il marchio Fiat per l’America Latina presentato all’interno del piano quadriennale 2014-2018. Secondo quel documento, per quest’area geografica nel 2015 dovrebbe ancora essere presentata una piccola di segmento A, mentre nel 2016 sono attese l’erede della Punto e della Grand Siena e un inedito crossover compatto.
Foto del giorno
Fiat Toro, lo “sport utility pick-up” per l’America Latina
- 14:34 - Quirinale: Mattarella riceve Presidente Tagikistan
Roma, 23 apr. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale, in visita ufficiale, il Presidente della Repubblica del Tagikistan, Emomalī Rahmon, intrattenendolo successivamente a colazione. Era presente all'incontro il viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli.
- 14:34 - Su Netflix il film su Gianna Nannini: caduta e rinascita di una rockstar
Roma, 23 apr. (Adnkronos) - La nascita o meglio la rinascita di una star. 'Sei nell'anima', il biopic sui primi 29 anni di vita di Gianna Nannini, interpretato da Letizia Toni e diretto da Cinzia Th Torrini, in arrivo su Netflix il 2 maggio, svela finalmente perché la rockstar senese, che il 14 giugno prossimo compirà 70 anni, considera il suo vero anno di nascita il 1983. Un fatto noto ai fan della Nannini ma mai spiegato finora. "La morale della storia è che c'è sempre alternativa/La morte è obbligatoria, ma l'età è facoltativa", canta Gianna Nannini nel brano intitolato proprio '1983' (e pubblicato poche settimane fa nel nuovo album dell'artista), che scorre sui titoli di coda del film. Quell'anno, la Nannini, che aveva già raggiunto il successo con il singolo 'America' e con l'album 'California' e che stava lavorando all'album 'Latin Lover' in Germania, ha un crollo psicologico, probabilmente sotto la pressione della richiesta di sfornare nuove hit entro i tempi stretti richiesti dalla discografia. Un crollo che si manifesta con allucinazioni e attacchi psicotici e di panico, tanto da farle rischiare il ricovero in una struttura psichiatrica, evitato solo dalla vicinanza della famiglia e del suo primo grande amore femminile, Carla (interpretata da Selene Caramazza), diventata poi la compagna di una vita. Da quel tracollo, Gianna si rialzerà e da lì partirà la stagione più prolifica della sua carriera, fatta davvero di hit che arriveranno una dopo l'altra e che ne faranno la rocker italiana più apprezzata, anche all'estero, con brani e album intramontabili come 'Fotoromanza', 'Profumo', 'Bello e impossibile', 'I Maschi', 'Maravigliosa creatura' e appunto 'Sei nell'anima' che dà il titolo al film. "La hit è un miracolo, una magia che non arriva a comando", sottolinea oggi Gianna.
Letizia Toni, selezionata dopo un lunghissimo casting ("troppe attrici proponevano l'imitazione o la caricatura", dice la regista), ammette tutta la difficoltà di interpretare la protagonista di un biopic su un'artista vivente: "All'inizio ho avuto paura, avevo di fronte una montagna da scalare. Ma l'incontro con Gianna è stato decisivo. Ho lavorato sulle tante cose che ci accomunavano: le origini toscane, l'allontanamento dalla famiglia che non appoggiava la scelta artistica...", dice raccontando di aver studiato per oltre un anno sulla sua voce, per poter interpretare molte delle canzoni di Gianni entrate nel film ("solo nelle scene dei concerti e del funerale del padre, la voce è quella originale di Gianna", sottolinea la regista). Gianna ne parla coma "una forza della natura, l'unica interprete possibile di questo film".
Il film, prodotto da Indiana Production e scritto dalla Torrini (che conosce la Nannini fin dagli anni '70 per un'amicizia che legava già le mamme delle due artiste) e da Cosimo Calamini insieme a Donatella Diamanti e alla stessa Gianna Nannini, è tratto da “Sei Nell’Anima - Cazzi Miei”, autobiografia dell’artista pubblicata nel 2016, in uscita oggi in una nuova edizione speciale, edita da Mondadori. "Era da moltissimo tempo che tentavo di fare questo film su Gianna ma non c'era mai il tempo di fermarsi a discutere e a scrivere con Gianna che è in eterno movimento. Finché, con il covid, abbiamo finalmente approfittato della sua pausa per fare lunghissime sessioni di racconti, domande, aneddoti via zoom, con lei e gli altri sceneggiatori", sottolinea Torrini. Mentre Gianna ammette: "Pensavo che non si sarebbe mai fatto. Ma non volevo il solito documentario, due palle. E ieri vedendolo sul grande schermo (nell'applaudita anteprima al Cinema Barberini di Roma, ndr.) mi sono commossa".
Il racconto segue la storia della Nannini fin dall'infanzia in famiglia, con la cacciata dal coro scolastico dove, da anarchica ante litteram, tendeva ad imporre il proprio tempo ("lì promisi a me stessa che avrei fatto la cantante", racconta oggi) e con i contrasti con il papà Danilo (interpretato da Maurizio Lombardi), noto industriale dolciario, produttore dei famosi Ricciarelli, che costeranno a Gianna, impegnata ad autofinanziarsi con il lavoro estivo in fabbrica la passione per la musica, due falangi della mano sinistra tagliate da un'impastatrice. Il padre la vorrebbe tennista e non cantante e quando sulla copertina dell'album 'California' vede il suo cognome associato alla Statua della Libertà che brandisce un vibratore, va su tutte le furie e Gianna rompe con la famiglia per un lungo periodo fino alla riconciliazione proprio in occasione del crollo psicologico. Nel film c'è tutta la carica rivoluzionaria di un'artista che rifiuta di essere ingabbiata nel cliché musicale ed estetico della cantante pop, aiutata da una giovane Mara Maionchi (interpretata da Andrea Delogu), incantata dalle originali potenzialità di Gianna ma dura nel contrastarne le intemperanze, tra una fuga in moto e qualche esperienza con le droghe. "Ma il messaggio più importante nel film - dice la protagonista Letizia Toni - è che a tutti può succedere di trovarsi nel tunnel di una frattura della propria identità e tutti possono uscirne". Come Gianna racconta cantando in '1983': "Prima ho perso il sonno e dopo l'appetito/Ma il cuore con il tempo si è auto guarito/C'è sempre un altro round, comincia il rock and roll".
(di Antonella Nesi)
- 14:32 - Accademia barocca di Santa Cecilia celebra restauro cripta Sant’Agnese Roma
Roma, 23 apr. (Adnkronos) - Concerto evento, sulle note di Vivaldi e Händel, dell’Accademia Barocca di Santa Cecilia - diretta dal maestro e violino solista Boris Begelman, con Sara Blanch, soprano, e Andrea Lucchi alla tromba - per celebrare l’apertura al pubblico della cripta di Sant’Agnese nella chiesa di Sant’Agnese in Agone, a Roma, dopo il recente restauro e l’intervento finanziato dal Gruppo Webuild, in collaborazione con la Soprintendenza speciale Archeologia Belle arti e Paesaggio di Roma, per la valorizzazione della cripta attraverso l’illuminazione artistica del sito del martirio di Sant’Agnese, luogo di preghiera venerato da secoli. "Nelle città esistono tesori da custodire, perché possano parlare alle future generazioni", ha dichiarato Pietro Salini, amministratore delegato Webuild. "Proteggere e riqualificare questo patrimonio fa parte dell’impegno che, con orgoglio, il nostro Gruppo ha assunto negli ultimi anni verso le comunità in cui opera, per la tutela del bello e la protezione del passato che ci è stato tramandato". (Videonews)
"Il senso di quell’eredità - prosegue Salini - vive nell’equilibrio tra la tecnica e la bellezza, lo stesso equilibrio che Webuild ricerca nelle grandi infrastrutture che realizza nel mondo. Ne abbiamo testimonianza proprio a Roma, dove con la costruzione di un’opera tecnologicamente sfidante e innovativa come la Metro C guardiamo al futuro della mobilità sostenibile, valorizzando al contempo la storia che ci ha preceduti, tramite i reperti che lavorando ogni giorno abbiamo l’opportunità di riportare alla luce". Il progetto di illuminazione della cripta è stato pensato per valorizzare le caratteristiche architettoniche ed artistiche dello spazio, nel rispetto dell’atmosfera intima che evoca. Le soluzioni adottate per l’illuminazione, ispirate da principi di sostenibilità e salvaguardia delle opere d’arte presenti nella cripta, oltre che dalla volontà di ridurre i costi di manutenzione, hanno previsto l’impiego di Led, sorgenti prive di emissioni Uv e a bassa emissione di calore, che garantiscono la conservazione delle opere e degli affreschi, ma anche una elevata resa dei colori e comfort visivo per i visitatori. (Video intervista a Daniela Porro)
Il progetto 'Agnes in Lumen' è parte del più ampio programma'Agenda Cultura' attraverso cui il Gruppo ha promosso oltre 30 mostre ed eventi culturali nel mondo, pubblicando 19 libri negli ultimi 10 anni. Tra le iniziative più recenti, la mostra immersiva in Australia su Leonardo Da Vinci, sponsorizzata da Webuild, che ha portato il Codice Atlantico per la prima volta nel Paese, e l’installazione immersiva ‘Costruire secondo bellezza: le Stazioni dell’Arte a Napoli’ allestita presso le Scuderie del Quirinale, a Roma, in occasione della mostra ‘Napoli Ottocento’. (Video Agnes in Lumen)
- 14:29 - Accademia barocca di Santa Cecilia celebra restauro cripta Sant’Agnese Roma
Roma, 23 apr. (Adnkronos) - Concerto evento, sulle note di Vivaldi e Händel, dell’Accademia Barocca di Santa Cecilia - diretta dal maestro e violino solista Boris Begelman, con Sara Blanch, soprano, e Andrea Lucchi alla tromba - per celebrare l’apertura al pubblico della cripta di Sant’Agnese nella chiesa di Sant’Agnese in Agone, a Roma, dopo il recente restauro e l’intervento finanziato dal Gruppo Webuild, in collaborazione con la Soprintendenza speciale Archeologia Belle arti e Paesaggio di Roma, per la valorizzazione della cripta attraverso l’illuminazione artistica del sito del martirio di Sant’Agnese, luogo di preghiera venerato da secoli. "Nelle città esistono tesori da custodire, perché possano parlare alle future generazioni", ha dichiarato Pietro Salini, amministratore delegato Webuild. "Proteggere e riqualificare questo patrimonio fa parte dell’impegno che, con orgoglio, il nostro Gruppo ha assunto negli ultimi anni verso le comunità in cui opera, per la tutela del bello e la protezione del passato che ci è stato tramandato". (Videonews)
"Il senso di quell’eredità - prosegue Salini - vive nell’equilibrio tra la tecnica e la bellezza, lo stesso equilibrio che Webuild ricerca nelle grandi infrastrutture che realizza nel mondo. Ne abbiamo testimonianza proprio a Roma, dove con la costruzione di un’opera tecnologicamente sfidante e innovativa come la Metro C guardiamo al futuro della mobilità sostenibile, valorizzando al contempo la storia che ci ha preceduti, tramite i reperti che lavorando ogni giorno abbiamo l’opportunità di riportare alla luce". Il progetto di illuminazione della cripta è stato pensato per valorizzare le caratteristiche architettoniche ed artistiche dello spazio, nel rispetto dell’atmosfera intima che evoca. Le soluzioni adottate per l’illuminazione, ispirate da principi di sostenibilità e salvaguardia delle opere d’arte presenti nella cripta, oltre che dalla volontà di ridurre i costi di manutenzione, hanno previsto l’impiego di Led, sorgenti prive di emissioni Uv e a bassa emissione di calore, che garantiscono la conservazione delle opere e degli affreschi, ma anche una elevata resa dei colori e comfort visivo per i visitatori. (Video intervista a Daniela Porro)
Il progetto 'Agnes in Lumen' è parte del più ampio programma'Agenda Cultura' attraverso cui il Gruppo ha promosso oltre 30 mostre ed eventi culturali nel mondo, pubblicando 19 libri negli ultimi 10 anni. Tra le iniziative più recenti, la mostra immersiva in Australia su Leonardo Da Vinci, sponsorizzata da Webuild, che ha portato il Codice Atlantico per la prima volta nel Paese, e l’installazione immersiva ‘Costruire secondo bellezza: le Stazioni dell’Arte a Napoli’ allestita presso le Scuderie del Quirinale, a Roma, in occasione della mostra ‘Napoli Ottocento’. (Video Agnes in Lumen)
- 14:16 - Incidenti: viene tamponato e resta schiacciato tra due Tir nel milanese, grave 50enne
Milano, 23 apr. (Adnkronos) - Incidente stradale questa mattina sulla A1, in direzione Bologna, all'altezza del chilometro 0+600 nel tratto tra San Giuliano e San Donato Milanese. Una vettura, per cause in corso di accertamento, è stata tamponata da un Tir andando a sbattere su un altro autoarticolato e rimanendo inevitabilmente schiacciata. Il conducente della vettura, un italiano di 50 anni, ha avuto la peggio.
Estratto dal personale del distaccamento dei vigili del fuoco di piazzale Cuoco, è stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato in elisoccorso, in codice rosso, al San Gerardo di Monza. Sulle cause indaga la polstrada.
- 14:08 - Malattie rare, Pallara (Famiglie Sma): "Estensione terapia genica per Sma 2 gioia indescrivibile"
Roma, 23 apr. (Adnkronos Salute) - "Oggi abbiamo presentato l'estensione della terapia genica, che già precedentemente era stata una vera rivoluzione per i bambini affetti dalla forma più grave della patologia (Sma 1). Oggi avere una possibilità di terapia per i bambini anche per la forma 2 è davvero una gioia indescrivibile, bambini che seppure con una forma meno grave della patologia vanno comunque incontro ad una disabilità progressiva". Così Anita Pallara, presidente dell'Associazione Famiglie Sma, commenta l'estensione della terapia genica onasemnogene abeparvovec (Zolgensma*) anche alla Sma tipo 2, in un incontro con la stampa organizzato oggi a Roma da Novartis.
"Ricordiamo che la Sma è una malattia neuromuscolare progressiva - spiega Pallara - quindi un bambino con la Sma, anche con la Sma di tipo 2, nel corso della sua vita svilupperà una malattia sempre più grave. Quindi avere la possibilità di ricevere una terapia, che ha una somministrazione 'one shot', ovvero una sola volta nella vita, rendendo liberi anche dagli accessi ospedalieri ripetuti, è una grandissima rivoluzione e risponde al bisogno sempre presente e ribadito della nostra comunità di ricevere terapie quanto più efficaci e sicure possibili e che possano portare ad un cambiamento radicale del decorso della patologia".
Oltre alla terapia genica, prosegue la presidente di Famiglie Sma, "uno dei nostri principali obiettivi" è l’estensione dello "screening neonatale, perché esiste un decreto e un aggiornamento Lea e noi siamo in attesa, abbiamo i dati scientifici a supporto che ci dicono quanto sia importante trattare i bambini prima della comparsa dei sintomi. Avere regioni dove questo è possibile e altre dove purtroppo non lo è ancora è una disuguaglianza in tema di salute che va contro i nostri principi costituzionali. Abbiamo le terapie, abbiamo i test, abbiamo tutto, abbiamo bisogno che lo screening neonatale sia esteso su tutto il territorio", conclude.
- 14:03 - Malattie rare, Rondena (Novartis): "Terapia genica blocca progressione Sma 1 e 2"
Roma, 23 apr. (Adnkronos Salute) - "La Sma rappresenta una malattia genetica devastante per i pazienti che ne sono affetti e per chi li assiste, portando ad una compromissione della qualità della vita e anche ad un impatto sostanziale sulla sopravvivenza. Novartis è partita da questo bisogno medico importante e insoddisfatto per ricercare e sviluppare una risposta per le persone e per i bambini che nascono con questa malattia genetica rara, affrontando una terapia avanzata genica che può agire sulla causa della malattia, fornendo la sostituzione di un gene mancante o non funzionante e, quindi, bloccando la progressione della malattia". Così Roberta Rondena, Country Value & Access Head, Novartis, commenta l'estensione della terapia genica onasemnogene abeparvovec (Zolgensma*) anche alla Sma tipo 2, in un incontro con la stampa organizzato oggi a Roma da Novartis.
"Novartis ha iniziato un ampio programma di studi clinici che ha dimostrato i benefici rapidi sostanziali clinicamente rilevanti nei piccoli bambini affetti da Sma 1 e da Sma 2 - ricorda Rondena - Questo ha portato nel 2021 alla rimborsabilità e quindi alla possibilità di utilizzare la terapia genica nei pazienti con Sma 1, che rappresenta la forma più severa di malattia e circa il 60% dei casi incidenti. In questi anni sono stati trattati in Italia 125 piccoli bambini e in tutto il mondo 3.700 bambini, tra studi clinici e programmi di accesso allargato e pratica clinica". Proprio "grazie all'esperienza nella pratica clinica e anche al periodo prolungato di osservazione degli studi clinici, tutto ciò ha portato alla rimborsabilità e quindi alla possibilità di utilizzare la terapia genica oggi anche nella Sma 2 e nella Sma 2 pre-sintomatica - sottolinea - Questo è un passaggio molto importante, perché le evidenze e i dati di efficacia dimostrano che un intervento precoce sulla malattia in fase pre-sintomatica porta i bambini a raggiungere dei traguardi nello sviluppo motorio che si avvicinano a quello dei coetanei sani".
"L'impegno di Novartis - rimarca Rondena - è stato ed è ancora al fianco delle istituzioni, delle Regioni, della società scientifiche, dell'associazione pazienti per consentire che tutti i pazienti candidabili ed eleggibili al trattamento con la terapia genica possano accedere in maniera tempestiva in maniera appropriata e senza disuguaglianze. In questo c'è anche il modello virtuoso di collaborazione per portare i modelli di presa in carico, di diagnosi, di cura di questa malattia di questi pazienti ad essere sempre più efficaci, più efficienti e a misura di paziente. A questo riguardo Novartis è stata ed è al fianco di tutti gli attori dell'ecosistema per garantire la possibilità di effettuare lo screening neonatale", che rappresenta "un'opportunità unica per incidere sul futuro della vita di questi piccoli pazienti, proprio perché una diagnosi nei primi giorni di vita del bambino permette di diagnosticare la malattia e di intervenire in una fase precoce pre-sintomatica e quindi migliorando gli out come poi della psicoterapeutico", conclude.