Camminare sopra il cornicione di un edificio a 30 metri di altezza, a un passo dal baratro, sprezzanti della paura del vuoto, delle vertigini e soprattutto del pericolo. È l’ultima “impresa” all’adrenalina compiuta per divertimento da quattro giovani, immortalati nelle scorse settimane sui tetti di una costruzione a Fidenza, in provincia di Parma. A notare i ragazzi nella loro spericolata passeggiata è stato un cittadino, che li ha fotografati in piedi mentre avanzavano in cima a una delle torri de I Terragli, un complesso edilizio che si trova nei pressi della stazione del comune parmense. Per arrampicarsi fino al punto più alto della struttura, i giovani hanno forzato l’ingresso dell’edificio privato, non ancora ultimato e quindi al momento vuoto, per poi cominciare la loro scalata urbana, fino ad arrivare al cornicione, dove sono stati avvistati proprio mentre erano in equilibrio – uno addirittura su una gamba sola – sulla copertura esterna del tetto.

I fatti risalgono ai primi di settembre e le immagini, diffuse dalla Gazzetta di Parma, erano state inviate a suo tempo all’amministrazione comunale fidentina, che aveva provveduto a rivolgersi immediatamente alla Polfer. Dopo alcune indagini, i quattro autori del gesto sibi stati identificati e le loro famiglie sono state avvisate dell’accaduto, che fortunatamente non avuto conseguenze gravi. Non è la prima volta infatti che cantieri o edifici abbandonati vengono presi di mira dai giovani, affascinati dalla moda del “parkour”, la disciplina metropolitana nata in Francia che prevede salti e acrobazie in una sorta di percorso urbano a ostacoli, ma anche dalle sfide estreme che spesso vengono fotografate, filmate e pubblicate su Youtube o su Facebook proprio come fossero trofei.

Neanche tre mesi fa l’ultima bravata di questo tipo proprio a Parma è costata la vita a Aurelio Sokoli, 17enne precipitato dal tetto di una fabbrica dismessa mentre era con due amici. I tre, proprio come i giovani fidentini, si erano introdotti nell’ex zona industriale vietata al pubblico scostando la recinzione, per poi arrampicarsi sulla copertura di un capannone, che però aveva ceduto sotto il peso del minorenne. Il 17enne era morto dopo la caduta da un’altezza di dieci metri. Sul caso la Procura di Parma ha aperto un’indagine per verificare le responsabilità degli amici sulla chiamata dei soccorsi, che sembrerebbero arrivati in ritardo rispetto all’incidente.

Fortunatamente a Fidenza i ragazzi sono usciti illesi dalla scalata, anche se l’attenzione delle istituzioni resta alta su queste nuove forme di divertimento che si stanno diffondendo tra i giovani. Intanto il Comune ha intensificato i controlli della polizia municipale nella zona, per evitare che si ripetano episodi simili.

Articolo Precedente

Casamonica, personaggi di un romanzo. Per qualcuno è solo colore

next
Articolo Successivo

Migranti, arcivescovo di Bologna: “Accoglieremo solo famiglie già identificate e conosciute”

next