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Migranti, Renzi: “Ora superare il trattato di Dublino. Ue a un bivio, serve svolta”

Migranti, Renzi: “Ora superare il trattato di Dublino. Ue a un bivio, serve svolta”
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“L’Europa è a un bivio. O ritrova le ragioni, ideali, del proprio stare insieme, oppure diventa un noioso condominio di regole astratte e sterili. Regole quasi sempre economiche, e per di più molto spesso sbagliate”. Matteo Renzi affronta la questione dei flussi migratori che stanno interessando l’Europa in un intervento su La Repubblica, in cui chiede ai membri dell’Unione di “superare la logica dell’egoismo nazionale. E dunque, superare Dublino (il trattato obbliga i richiedenti asilo a restare nel Paese in cui hanno avanzato la richiesta, ndr“).

“E’ giusto – ammonisce il presidente del Consiglio – che gli hotspot (infrastrutture per le identificazioni, registrazioni, e raccolta impronte, ndr) siano gestiti a livello europeo, ma ciò sarà possibile solo se ogni Paese accoglierà un certo numero di ospiti (quote) e i rimpatri per chi non ha diritto di asilo verranno organizzati dall’Unione europea e non dai singoli Stati”. L’Europa “deve scegliere se continuare a voltare le spalle alla realtà o affrontarla. Con tutte le sue complessità. Con schiena dritta e sguardo visionario. Con coraggio e intelligenza”.

Per quanto riguarda l’Italia, “dopo mesi in cui ci siamo sentiti soli a fronteggiare l’emergenza, non solo in mare, ma soprattutto ai tavoli di Bruxelles, oggi sembra tutto cambiato. All’improvviso tutti si sono accorti di ciò che stava accadendo. E davanti alla tragedia hanno capito che non c’era più modo di girarsi dall’altra parte. Per noi è stato come quando stai guardando un film sull’iPad, solo che hai le cuffie e dunque solo tu stai vedendo e sentendo ciò che passa sullo schermo. All’improvviso ti staccano le cuffie e tutta la stanza è improvvisamente invasa dal rumore. Non sei più solo. Ma questo non è un film”.

L’Italia, prosegue Renzi, “è orgogliosa dei propri figli che lottano contro le onde per salvare vite umane. Ma l’Italia sa anche che non basta commuoversi, bisogna muoversi. Le emozioni sono importanti, ma le azioni oggi servono di più”.

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