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Wave Gotik Treffen 2015: a Lipsia nella patria ‘goth’, pardon ‘dark’

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Battiamo il ferro finché è caldo e continuiamo a parlare di musica goth! Cominciando con lo specificare il termine, poiché a seguito del post precedente, dopo aver associato i Modern English all’ambiente goth, a qualcuno si è ammosciata… la cresta!

Anche i sassi conoscono i Joy Division ma provate a definire goth Ian Curtis e sentirete i fans della prima ora scagliarvi addosso ogni tipo di maledizione. Affermare ad esempio che a quella cerchia potrebbero appartenere i Sex Gang Children significherebbe ricevere tra capo e collo una serie infinita di terrificanti anatemi.

Un nome, quello dei Sex Gang, a molti sconosciuto ma per il genere, di assoluta rilevanza; fu proprio Andi Sexgang, leader della band, ad ispirare il termine tanto contestato. Conoscete Ian Astbury? Il leader dei Cult, nel 1982, dopo aver assistito ad una performance “del Nostro”, lo definì un Gothic Pixie. In seguito molte riviste musicali come New Musical Express e Sounds presero quell’espressione come un segno rivelatore; Pitchfork stabilì addirittura quali fossero i gruppi rientranti di diritto entro certe linee guida: Joy Division, Siouxsie and the Banshees, Bauhaus e Cure. Di fatto, i mediarielaborarono la definizione di Astbury, utilizzandola per indicare agli occhi del mondo la nascita di una nuova ed effettiva corrente musicale.

A ognuno il proprio Treffen!” Valga questa semplice regola per capire che è impossibile collocare la manifestazione dentro schemi predefiniti. In effetti, di primo acchito, è facile lasciarsi trasportare dal pensiero che la quattro giorni sia votata esclusivamente allo sfoggio sfrenato dell’abito appropriato. Una visione più attenta e distaccata fa capire che mai come in questo caso “l’abito può fare il monaco”! È sufficiente porre l’attenzione sul programma per realizzare che il look è soltanto un pretesto per appartenere a qualcosa di più complesso: concerti, performance teatrali/ cinematografiche, pic-nic vittoriani, balli in costume […].

Pochi, pochissimi gli italiani presenti. La manifestazione è prevalentemente frequentata da tedeschi, olandesi, svedesi e polacchi; anche se a tratti, nell’aria, si sente parlare spagnolo e francese.

Il solito dj qualunque, dopo aver visto – tra gli altri – Kirlian Camera (pessimi in questa nuova versione scriteriatamente elettrica), Daf (dopo anni non si è ancora capito “se ci sono oppure ci fanno”) Beauty of Gemina (una grande band, i migliori visti quest’anno), Clan of Xymox (perfetti nell’evocare con stile se stessi) e infine Fields of the Nephilim (l’unica cosa realmente piacevole è l’effetto polvere che li avvolge durante il live)… pone fine alla questione legata alla musica goth, e, con il giusto puntiglio, saluta Lipsia, preparandosi a rientrare in Italia.

9 canzoni 9 … indicizzate (in random)

Lato A
Sumerland • Fields of the Nephilim
Wasteland • The Mission
Snake Dance • March Violets
Slaughter of the Black Sun • Christine Plays Viola

Lato B
A Day • Clan of Xymox
Suicide Landscape • The Beauty of Gemina
Alle Gegen Alle • Daf
Tv Sky • Young Gods
Eclipse • Kirlian Camera

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