Non c’è molto da dire, le immagini valgono più di qualsiasi commento: Marchionne è riuscito ad anticipare l’Isis e, prima che i mujaheddin siano riusciti a far sventolare, come annunciato, la bandiera nera sull’obelisco di piazza San Pietro, ha fatto erigere un banner della madonna.
Da alcune angolazioni l’impatto è più dissacrante del “Dito” (medio) di Cattelan davanti alla Borsa di Milano: il tempio della cristianità schiacciato dall’arroganza delle merci, dall’invadenza del consumismo, è una vista che farebbe impietosire perfino il più feroce anticlericale.
Naturalmente, su Twitter si sono scatenate subito le proteste contro il sindaco Marino che avrebbe permesso lo scempio. Lui si è appellato all’extraterritorialità del Vaticano e al fatto che i preti a casa loro possono fare quello che vogliono. E per farlo, purtroppo l’hanno fatto.
A proposito di scempi, un tempo a Roma si diceva “Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini” (“Ciò che non fecero i barbari, lo fecero i Barberini”). Oggi andrebbe aggiornato con “Quod non fecit Isis, fecit Vaticanus”.
Fortunatamente, nel giro di due giorni, il cartellone è stato rimosso. Speriamo che sia stato rimosso anche il funzionario Vaticano le cui larghe vedute sono entrate in conflitto con la veduta di San Pietro. Una cosa è certa: se oggi la guerra si combatte ovunque a colpi di marketing, il nostro ha già vinto.
Cartellone pubblicitario Fiat oscura San Pietro. Lo scempio del Vaticano http://t.co/5r68QutplE pic.twitter.com/EWKpyqsjp8
— WakeUpNews (@WakeupnewsEu) 22 Maggio 2015
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez