Editoriale di Michele Santoro che, sulle note de “Le pansè” di Renato Carosone, apre la nuova puntata di Servizio Pubblico, esordendo: “Dio salvi il fu cavalier Berlusconi. E non solo quando era un mondo più divertente, quando la Polanco ballava con la parrucca della Boccassini e ora c’è la Boschi. Io che, a dire di Scalfari, conosco Berlusconi come Totò conosce Peppini avrei dei dubbi sull’Opa sulla Rai. Perché mi sembra una dichiarazione d’amore di Renzi nei confronti di Berlusconi”. E aggiunge: “Io Berlusconi gonfio i muscoli e a dicembre mi divido gli utili e mi compro la Rizzoli. Allora, Renzi, spiegalo tu agli italiani, perché sulle antenne della Rai lo Stato deve possedere il 51%. A bello! Matteo guarda che con la riforma della Rai rischi di metterti nelle mani degli aspiranti Tsipras. E se andrai da solo dovrai confrontarti con i dirigenti pubblici e con i grillini, sai che spasso. E tu tieniti pure il 51%, io prendo il 15%. E siamo contenti tutti e due. Tanto” – continua – “io punto a Telecom e alla banda larga, che è il vero affare. Io finisco come Gheddafi, ma tu fai la fine del governo libico, ché gli statali sono peggio dell’Is”

Articolo Precedente

Rai, Verro: “Dimissioni? Non commento. Vado via sto poco bene”

next
Articolo Successivo

Servizio Pubblico, Renzoni: “RaiWay? E’ solo il primo atto della riforma Rai”

next