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Stamina: siamo al redde rationem

Stamina: siamo al redde rationem
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Si è conclusa l’indagine della commissione sanità del Senato su Stamina mentre il vicepresidente di Stamina, il “medico” Mario Andolina che ha eseguito le ultime infusioni a piccoli pazienti ordinate dalla magistratura, ha nuovamente chiesto a Guariniello di poter patteggiare come ha fatto già Vannoni.
La parola fine sta per essere messa a questa vergognosa vicenda italiana. Ma non bisogna dimenticare. I cittadini devono continuare a vigilare in modo tale che tutte le persone coinvolte rispondano delle loro colpe e non cali solo il silenzio che spesso i politici, come i delinquenti, usano ad arte per poi “riciclarsi”.

Leggendo le 112 pagine ritornano alla mente tutti gli attori di questa comica fra cui:
– Il Parlamento che votò la legge di sperimentazione del fantomatico metodo
– La Regione Lombardia che autorizzò le infusioni agli Spedali di Brescia
– Il decreto del via agli studi clinici varato dal governo Monti

Tutti avrebbero dovuto vigilare per il bene dei cittadini ed invece hanno “appoggiato” un abusivo imbonitore, che senza fondamenti scientifici andava per le piazze con il suo “specifico” di donizettiana memoria. In queste pieghe di ignoranza si è sviluppata una malattia grave. Perché Stamina non può che essere considerata una grave malattia causata da esseri umani che hanno martoriato con sofferenze e dolori inutili i corpi di piccoli esseri sfortunati.

Ma come finirà? I medici coinvolti spero siano radiati da ordini che ancora stanno a guardare e che non mettono mai ordine ma sono rinchiusi nei loro uffici per proteggere caste potenti di spartizione di salute e di malattia. Gli imbonitori che cercano clemenza patteggiando (una vergogna in più) spero siano adeguatamente puniti per lungo tempo. Spero che nessuno possa “farla franca” a cominciare dai politici corrotti che nella sanità lombarda imperversano e che ancora la gestiscono. Mi riferisco a quel Luca Merlino che doveva controllare, e probabilmente non l’ha fatto, permettendo a Stamina di inserirsi in uno degli Spedali più blasonati del nostro bel paese. Spero che, come altre vicende non vengano presi solo i “minus” (solo così si può definire la compagnia del Vannoni) mentre si lasciano andare i veri colpevoli pagati dai cittadini per sentirsi protetti e non in balia come nel caso della Maugeri di formigoniana memoria.

Chiude Stamina come chiuderà quel numero civico di piazza Montecitorio dove due fratelli affetti da una patologia che Vannoni non poteva guarire, hanno preso casa. Non chiudiamo la nostra memoria.

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