Sono 10 le persone indagate con l’accusa di truffa aggravata e altri reati nell’ambito dell’inchiesta sull’ammanco milionario in Rcs Sport, la società del gruppo che pubblica Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport, famosa per l’organizzazione del Giro d’Italia, oltre ad altri importanti eventi sportivi. E’ quanto emerge dall’avviso di chiusura delle indagini preliminari depositato martedì dalla Procura di Milano. Tra gli indagati ci sono gli ex dirigenti della società Giacomo Catano e Michele Acquarone (in passato direttore del Giro d’Italia) e l’impiegata amministrativa Laura Bertinotti. E’ indagata, in base alla legge 231, anche Rcs Sport.

Le indagini della Guardia di finanza, coordinate dal pm di Milano Adriano Scudieri, sono partite nel settembre 2013 da una denuncia presentata da Rcs. Secondo le accuse, gli indagati dal 2008 al 2013 si sarebbero appropriati di circa 15 milioni di euro. Il denaro, versato da Rcs Sport a una decina di associazioni e comitati legati alla società per organizzare eventi sportivi sponsorizzati, come le celebrazioni del centenario del Giro d’Italia, la Milano Marathon ed altre iniziative legate al mondo del basket, del golf e del ciclismo, sarebbe quindi sparito dalle casse. Le associazioni, inoltre, presentando documenti falsi sarebbero riuscite a ottenere contributi pubblici da parte delle Regioni Lombardia e Piemonte, della Provincia di Milano, dei Comuni di Milano, Genova, Udine, Torino e Parma e di altri enti pubblici del Nord Italia.

Tra gli indagati ci sono gli allora rappresentanti legali di associazioni come il Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario del Giro d’Italia, il Gazzetta Runners Club e il Consorzio Milano Marathon, che in alcuni casi erano anche dipendenti di Rcs Sport, società del gruppo Rcs che si occupa della promozione di eventi sportivi come il Giro d’Italia. Sono accusati a vario titolo di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso il scrittura privata, peculato, ricettazione e reati fiscali.

Articolo Precedente

Ferrari crolla dal primo al nono posto tra i marchi più potenti al mondo nel 2014

next
Articolo Successivo

Mondadori presenta un’offerta non vincolante per i libri di Rcs

next