È la prima volta che si vedono da quel 9 dicembre, quando la Procura di Ragusa ha disposto il fermo nei suoi confronti. Da dietro le sbarre, Veronica Panarello glielo aveva chiesto più volte. E oggi suo marito Davide Stival è andato a trovarla nel carcere di Agrigento, dove la mamma di Andrea Loris Stival è detenuta con l’accusa di aver ucciso il figlio di 8 anni e di aver gettato il suo cadavere in un canale di scolo nelle campagne di Santa Croce Camerina, lo scorso 29 novembre.

La mamma di 26 anni continua a proclamarsi innocente. Ma subito dopo l’arresto era stato proprio il marito a mettere in dubbio il suo racconto che per gli investigatori è pieno di contraddizioni e proverebbe la colpevolezza della mamma. Il 3 gennaio, il Tribunale del Riesame di Catania ha rigettato l’istanza di scarcerazione presentata dal legale della Panarello, Francesco Villardita.

Le distanze tra moglie e marito sono rimaste. Veronica Panarello ha ribadito di “essere innocente” e di avere “accompagnato a scuola Loris”, Davide Stival è rimasto con i suoi dubbi: “Le immagini delle telecamere dicono un’altra cosa...”. Due ore di ricostruzioni, emozioni e confronto non sono riusciti ad avvicinare marito e moglie. L’incontro è stato organizzato e ‘blindato’ per il giorno dell’Epifania, un festivo che non prevede colloqui familiari per evitare occhi indiscreti, anche di altri detenuti e di loro familiari. L’uomo è uscito dal carcere “scosso dall’incontro” che, al momento, “non è previsto avrà un seguito”.
“Se è stata lei mi cade il mondo addosso…”, commentò a caldo il marito, mentre alla donna polizia e carabinieri, su disposizione della Procura, le contestava l’omicidio volontario aggravato e l’occultamento di cadavere. Durante il colloquio, durato qualche ora, l’uomo ha chiesto alla moglie di ricostruire passo dopo passo la giornata del 29 novembre: “Non è cambiato nulla – ricostruisce il penalista che ha parlato con il suo assistito dopo la visita in carcere – Veronica Panarello ha continuato a sostenere la sua versione, quella di aver accompagnato Loris a scuola quel giorno. Davide Stivale le ha contestato che sulla base di quello che ha visto nelle immagini estrapolate dalle telecamere le due verità non coincidono”. “Questo incontro – rivela l’avvocato Scrofani – il mio assistito lo voleva da un po’, ma ha aspettato finora, anche alla luce della decisione del Tribunale del riesame”.

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