“La cooperativa 29 giugno nasce molti anni fa. Odevaine era il braccio destro di Veltroni, Buzzi non nasce con Alemanno, c’era da prima” (si parla delle persone toccate dall’inchiesta Mafia Capitale). Dichiara il senatore Maurizio Gasparri (Fi) a Piazzapulita (La7). “Marino è stato finanziato in campagna elettorale dalla cooperativa 29 giugno – continua il forzista -, pur se con procedure corrette”. Peter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it, replica al senatore di Fi: “Salvatore Buzzi il Comune lo conosceva dal 2007, quando se ne occupò Report (Rai3). Gli sono andati a chiedere, a Buzzi, ‘perché gli venivano affidati lavori che l’amministrazione comunale, poteva fare al loro interno, spendendo così molto di meno?!’. Il sindaco allora Veltroni e neanche le opposizioni fecero nulla. Non dissero una parola. E’ un problema di sistema”. Poi rincara Gomez: “Con Carminati era lo stesso. L’Espresso se ne è occupato nel 2010 che il sindaco Alemanno aveva un braccio destro a capo della tesoreria, Riccardo Mancini, amico di Carminati e condannato per fatti relativi all’estrema destra. Lei Gasparri – continua -, come esponente del Pdl, ha fatto una interrogazione per sapere cosa succedeva? Voi avete esercitato un’azione di controllo su un sindaco che aveva un sodale amico di un delinquente?”

 

Articolo Precedente

Mafia Capitale, il vice di Buzzi: “La cena con Renzi? Eravamo cinque a mille euro a testa”

next
Articolo Successivo

Mussolini vs Meli: ‘Ti mollo schiaffo se attacchi cognome’. ‘Non dica stupidaggini’

next