Capire il mondo, cambiare l’Italia, convincere a partire da noi stessi. Matteo Renzi fa un discorso ampio davanti ai giovani dem riuniti al Factory 365 all’ex mattatoio di Roma. Parla di legge elettorale, dell’importanza del premio alla lista e degli avversari politici. “Matteo Salvini non ci deve fare paura, forse per la copertina da orso Yoghi sì, ma io ho fatto Fonzie“, scherza. Poi torna serio: “E’ da rigettare la sua demagogia, noi risolviamo i problemi, lui fomenta il disagio, noi smantelliamo i campi rom non con la polizia ma con la scuola,  il contrario di quello che è accaduto in questa città con le manifestazioni di CasaPound che ha impedito a dei bambini di entrare in istituto“. Bordate anche per Beppe Grillo e il M5S. “Il mondo della cultura non vi ringrazia, ma il mondo dello spettacolo sì, è con il vostro 40 per cento, dal giorno in cui il Pd ha imparato a vincere, che Grillo ha meditato il ritorno sul palco e il suo passaggio di consegne al direttorio“. Poi il premier conclude: “Il vero nemico del Pd siamo noi quando ci dividiamo in correnti e sminuiamo con frasi macchiette il Jobs act ”  di Irene Buscemi

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