Deputati e senatori, critici e non. E poi attivisti, consiglieri comunali e persino qualche ex, espulso o uscito volontariamente. Sono almeno 400 i partecipanti all’Open day del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. Tutti uniti, almeno per un giorno, nonostante i malumori che nelle ultime settimane hanno tormentato il Movimento 5 Stelle. “Ripartiamo, mettiamo da parte gli errori e cerchiamo di recuperare il danno fatto da alcune persone”, ha detto il deputato Marco Baldassarre. All’Hotel Ducale si discute di amministrazione, ma anche del futuro del Movimento, delle incognite sul peso dei vertici e sulla gestione del dissenso interno. Per la deputata Giulia Sarti, ad esempio, questo potrebbe essere il momento per mettere in discussione la proprietà del logo, oggi nelle mani di Beppe Grillo. “Non è un tabù, se ne può discutere”. E se dei 5 del direttorio non si fa vedere nessuno, all’evento arrivano anche parecchi espulsi. I senatori Maria Mussini, Maurizio Romani, ma anche l’ex consigliere regionale dell’Emilia Romagna, Andrea Defranceschi. “Sono venuto a vedere il Movimento che conosco io e che ogni tanto vedo perdersi per strada, ma che oggi ritroviamo tutti qui. Non ho bisogno della certificazione di nessuno per essere nel Movimento”  di Giulia Zaccariello

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