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“Cantine aperte” 2014, piatti tipici e degustazioni nel ponte dell’Immacolata

Sabato 6 e Domenica 7 dicembre sarà un’occasione per scegliere il vino delle feste direttamente in cantina, perché molti produttori di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Toscana, Marche, Lazio e Puglia apriranno le porte delle proprie aziende, accogliendo i visitatori che vorranno fermarsi a degustare e ad assaggiare specialità locali
“Cantine aperte” 2014, piatti tipici e degustazioni nel ponte dell’Immacolata
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Il Movimento Turismo del Vino porta il Natale in vigna e conclude il suo anno con un’iniziativa che coinvolge numerose cantine in 7 Regioni italiane. Sabato 6 e Domenica 7 Dicembre sarà un’occasione per scegliere il vino delle feste direttamente in cantina, perché molti produttori di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Toscana, Marche, Lazio e Puglia apriranno le porte delle proprie aziende, accogliendo i visitatori che vorranno fermarsi a degustare, assaggiare specialità locali e acquistare il vino per le festività.

Nelle Marche saranno ben 31 le aziende visitabili, tra le quali Moncaro, Fazi Battaglia, Zaccagnini e Fattorie Le Terrazze. Dal punto di vista vitivinicolo le Marche sono da considerare un territorio molto vocato alla produzione di vini di qualità e caratterizzato da importanti vitigni autoctoni, come il verdicchio, il lacrima di Morro d’Alba, la passerina, il pecorino, che – insieme a vitigni più diffusi, come montepulciano e sangiovese – permettono alla regione di avere una produzione variegata e tra le migliori d’Italia. In occasione di Cantine Aperte per il ponte dell’Immacolata, una visita da non perdere potrebbe essere quella ad una delle cantine più antiche della regione: l’Antica Casa Vinicola Garofali, che oltre ad offrire in degustazione i propri prodotti, ospiterà la mostra pittorica di Walter Bastari e Giorgio Mercuri, una mostra di arte orafa e la presentazione di un libro.

La Cantina Sant’Isidoro proporrà invece una degustazione di dolci tipici marchigiani e “frustingo”, un dolce marchigiano, che sembrerebbe sia il più antico dolce natalizio. Il frustingo è ricchissimo di ingredienti e di varianti, è generalmente fatto con frutta secca e fichi, uva sultanina, farina, olio extra vergine, canditi di arancia e cedro, cacao, cioccolato extra-fondente, caffè in polvere e liquido, liquori. Le sue origini si possono far risalire ai tempi dei romani, quando veniva chiamato “panis picentinus” ed aveva suscitato l’interesse di Plinio, il quale spiegava come veniva ammorbidito nel latte col miele. Al frustingo si è solito abbinare la Vernaccia di Serrapetrona: ottenuta da un clone di vernaccia nera e prodotta in una piccola zona in provincia di Macerata, è stata la prima Docg marchigiana.
Sempre per Cantine Aperte, in Toscana, già dal venerdì sera l’azienda agricola Marini Giuseppe – una piccola azienda a conduzione familiare in provincia di Pistoia – propone una serata enogastronomica all’insegna dei prodotti agricoli a km zero, dell’olio extra vergine d’oliva e dei vini prodotti dall’azienda. Il sabato e la domenica è possibile effettuare una visita della “vinsantaia“, dove viene fatta appassire l’uva per produrre il vinsanto, e al frantoio aziendale. In provincia di Siena, la Fattoria del Colle organizza il sabato sera un aperitivo nella villa cinquecentesca dell’azienda, e – per chi ha il piacere di fermarsi – anche una cena. La domenica, invece, lezione di cucina sui pici – tipica pasta fresca senese – e una visita guidata alle sale storiche della Fattoria del Colle, alla cappella cinquecentesca, alla zona benessere ricavata nell’antica fucina del fabbro, alle cantine e alla vinsantaia. Nel pomeriggio, una degustazione verticale di Brunello, con le annate 2010 (in anteprima), 2009 e 2007 riserva.
E’ utile visitare il sito del Movimento Turismo del Vino per scoprire nelle 7 regioni quali sono le aziende partecipanti e personalizzare il proprio itinerario.

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