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Politica - 29 Novembre 2014
La vignetta del giorno: Il direttorio 5 stelle
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- 12:34 - Automobilismo, oggi aprono le iscrizioni per la sedicesima edizione del Ferrari Tribute 1000 Miglia
Brescia, 11 dic. - (Adnkronos) - Da oggi è possibile iscriversi alla sedicesima edizione del Ferrari Tribute 1000 Miglia, la gara di regolarità riservata ai modelli del marchio Ferrari che dal 2010 affianca la Freccia Rossa. Il tracciato di gara ricalcherà come sempre quello delle auto storiche partecipanti alla 1000 Miglia, che quest’anno proporrà un percorso “a otto” ispirato alle prime 12 edizioni della gara di velocità disputata tra il 1927 e il 1957. Dopo il via da Desenzano, le auto si dirigeranno a Sirmione, Verona, Bovolone e Ferrara, per chiudere la prima tappa a San Lazzaro di Savena (Bologna).
Il secondo giorno, gli equipaggi affronteranno gli storici Passi della Raticosa e della Futa e, a seguito del passaggio da Prato e Siena, le vetture si dirigeranno verso Roma. La terza tappa incontrerà Orvieto, Foiano della Chiana, Arezzo, San Sepolcro e San Marino, per concludersi a Forlì. Venerdì 20 Giugno, la gara attraverserà l’Italia da Est a Ovest, fino alla sponda tirrenica: incrociando il percorso intrapreso durante la discesa all’altezza di Empoli, gli equipaggi raggiungeranno la costa occidentale all’interno dell’Accademia Navale della Marina Militare di Livorno; poi, proseguiranno fino a Salsomaggiore, che ospiterà l’ultimo traguardo di tappa. Con la quinta e ultima mattinata di gara, dopo 1900 chilometri percorsi, le vetture del Cavallino Rampante raggiungeranno per prime la pedana di Viale Venezia, dove verranno accolte dal bagno di folla dell’arrivo finale che ogni anno è sempre più sentito e partecipato.
Il termine per completare la domanda di iscrizione è fissato alle ore 16:00 (ora italiana) di mercoledì 12 Febbraio 2025. Entro il 4 Marzo verrà inviata la conferma di avvenuta accettazione. Potranno essere iscritte fino a 120 Ferrari fra le quali un massimo di 35 storiche costruite dal 1958, mentre le restanti moderne rappresenteranno i modelli più prestigiosi della casa di Maranello.
- 12:31 - Siria: Cremlino, 'Russia condanna gli attacchi di Israele'
Mosca, 11 dic. (Adnkronos) - Il Cremlino ha condannato gli attacchi di Israele contro la Siria e l'ingresso delle sue truppe nella zona cuscinetto lungo le alture del Golan, affermando di voler vedere il Paese rapidamente "stabilizzato". "Gli attacchi, le azioni sulle alture del Golan e nella zona cuscinetto difficilmente contribuiscono alla stabilizzazione della situazione nella Siria già destabilizzata", ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.
- 12:27 - Pd: assemblea nazionale sabato a Roma
Roma, 11 dic. (Adnkronos) - Si svolgerà sabato 14 dalle 10.30 alle ore 16, presso l'Auditorium Antonianum in Viale Manzoni 1, l'Assemblea nazionale del Partito Democratico. I lavori saranno trasmessi in diretta streaming sui canali social dem.
- 12:13 - Stati Generali Ontm 2024, focus su sfida energetica paese e ruolo cluster mare
Roma, 11 dic. (Adnkronos) - Sono in corso gli Stati Generali 2024 di Ontm – Osservatorio Nazionale Tutela del Mare, l’appuntamento annuale che vede quale cornice d’eccezione Sala Longhi di Piazza Sallustio 21, messa a disposizione dalla partner dell’evento Assonautica Italiana – Unioncamere. La giornata è introdotta dal Direttore Generale di Ontm Federico Ottavio Pescetto, durante la quale si presta l’attenzione al tema della "sfida energetica: verso l’autosufficienza del Paese - La nuova frontiera dell’energia rinnovabile Offshore". Tra i relatori figurano Maria Siclari, Direttore Generale di Ispra, Fulvio Mamone Capria, Presidente di Aero, Massimiliano Atelli, Presidente della Commissione Via Vas – Pnrr PniecC, Francesca Biondo, Direttore di Federpesca, Francesco Maria Giovannini, Partner e Membro del Consiglio di Amministrazione di Green Arrow Capital, Klaus Falgiani, Ceo Europe & Ceo Italy di Acciona Energia, e Antonino Caliri, Head of Public Affairs di Energean, con le conclusioni affidate al Presidente di Ontm Roberto Minerdo.
Una scelta, quella del tema dei lavori della mattina, figlia della consapevolezza che in un contesto globale in cui la transizione energetica rappresenta una priorità imprescindibile, l'Italia deve cogliere le opportunità offerte dalle energie rinnovabili per garantire sicurezza energetica, sostenibilità ambientale e competitività economica; in particolare, l'energia rinnovabile offshore si configura come un pilastro strategico, grazie al suo potenziale innovativo e alla possibilità di valorizzare le nostre risorse marittime, rendendo il Mare non solo un elemento identitario ma anche un motore di sviluppo per il nostro Paese.
Un contributo, quello dei relatori chiamati ad affrontare questa fondamentale tematica, contestualizzato anche dagli interventi delle tante Istituzioni presenti alla giornata, sia nella sua parte mattutina, sia in quella pomeridiana: quest’ultima, incentrata maggiormente su quello che è e potrà essere il contributo del Cluster Mare non solo per il comparto energetico, ma anche per le innumerevoli altre sfide che l’Italia si trova ad affrontare oggi. Un momento di approfondimento, quest’ultimo, dove saranno chiamati a un loro contributo alcuni dei Soci di Ontm, una realtà associativa che ha deciso di votarsi all’aggregazione e alla condivisione, accogliendo tra le proprie fila rappresentanti del mondo istituzionale ed economico nazionale e internazionale, con la finalità di valorizzare il Cluster Mare quale asset strategico dell’architettura economico sociale dell’Italia.
Tra le Istituzioni presenti, oltre ai padroni di casa Andrea Prete, Presidente di Unioncamere, e Giovanni Acampora, Presidente di Assonautica Italiana, interverranno il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin (in video), la Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito On. Paola Frassinetti, l’On. Giampiero Zinzi (VIII Commissione Ambiente), l’On. Luca Squeri (X Commissione Attività Produttive), il Sen. Michele Fina (7^ Commissione Ambiente), l’On. Maria Grazia Frijia (IX Commissione Trasporti), l’Europarlamentare On. Isabella Tovaglieri (in video), l’Assessore Regionale Lazio Pasquale Ciacciarelli, l’Amm. Sq. Giuseppe Berutti Bergotto, Sottocapo di Stato Maggiore della Marina, il Gen. C.A. Salvatore Luongo, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, l’Amm. Isp. C (CP) Nicola Carlone, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera, il Gen. B. Joselito Minuto, Comandante del Comando Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, il C.A. Massimiliano Lauretti, Capo del 3° Reparto dello Stato Maggiore della Marina, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio Sergio Prete, il Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Federica Montaresi, l’Amm. Luciano Magnanelli, Vicepresidente della Lega Navale Italiana, il Segretario Generale di Assonautica Italiana Antonio Bufalari e Giordano Giorgi, Dirigente ISPRA, responsabile del Pnrr Mer.
- 11:47 - Daily Crown: tribù Maori chiedono a re Carlo di intervenire in politica Nuova Zelanda
Wellington, 11 dic. (Adnkronos) - I rappresentanti di oltre 80 tribù Maori hanno rivolto un appello al re Carlo III, chiedendogli di intervenire nella politica neozelandese, in un momento di crescente tensione sulle politiche del governo nei confronti della popolazione aborigena. Il National Iwi Chairs Forum, un collettivo di leader tribali, ha inviato una lettera aperta al sovrano, chiedendogli di "assicurarsi che il governo della Nuova Zelanda non sminuisca l'onore della corona" a causa di quelle che ritengono essere violazioni delle promesse fatte dalla corona stessa ai Maori nel Trattato di Waitangi, il documento fondativo della Nuova Zelanda.
Da quando è entrato in carica, l'anno scorso, il governo di coalizione di destra della Nuova Zelanda, i Maori hanno scatenato molte proteste riguardo il rispetto dei loro diritti e la condanna del Waitangi Tribunal, un'istituzione che indaga sulle violazioni del Trattato di Waitangi. Il trattato è un accordo firmato nel 1840 tra oltre 500 capi Maori e la Corona britannica ed è determinante nel sostenere i diritti della popolazione aborigena.
Il presidente della tribù Ngati Wai e presidente di uno dei gruppi del forum, Aperahama Edwards, ha dichiarato al Guardian - che ha visionato in anteprima la lettera del Forum firmata da oltre 500 persone, tra cui leader tribali e rappresentanti di organizzazioni Maori - che le loro preoccupazioni rimangano inascoltate. "Abbiamo dovuto assecondare per 184 anni la buona volontà del governo e non siamo stati ricambiati, quindi il pensiero qui è di portare questi problemi all'attenzione di re Carlo con la speranza che possa intervenire".
La logica alla base di molte delle proposte del governo è quella di porre fine alle politiche "basate sulla razza", affrontare il crimine e ridurre la burocrazia. La coalizione ha affermato di essere impegnata a migliorare i risultati per i Maori e tutti i neozelandesi. Ma i critici temono che le sue politiche, tra cui l'abolizione dell'uso della lingua maori nei servizi pubblici, lo smantellamento di un'istituzione concepita per porre rimedio alle disuguaglianze in ambito sanitario e l'introduzione di un controverso disegno di legge che mira a modificare radicalmente il modo in cui viene interpretato il trattato, stiano minando i diritti della popolazione aborigena, accendendo la retorica anti-maori ed erodendo il loro rapporto con la corona.
- 11:44 - Sace, in 2023 confermato trend positivo export macchinari per l'agricoltura italiani (+9,3%)
Roma, 10 dic. (Adnkronos) - Nell’ultimo decennio si è osservata una crescita delle esportazioni di macchinari Made in Italy per l’agricoltura, con una performance migliore rispetto a quella della meccanica nel suo complesso. Questo il dato che emerge dal focus di Sace 'Macchinari agricoli: nuove frontiere di competitività', la dinamica positiva si è confermata anche per il 2023 (+9,3%), grazie anche ad un’ottima performance dei Paesi Gate, tra cui Cina, Brasile, Emirati Arabi Uniti e Vietnam, che rappresentano il 10% dell’export del settore e dove lo scorso anno la crescita è stata di quasi il 47%.
Nel dettaglio delle esportazioni, Francia, Stati Uniti e Germania si confermano mercati consolidati (domandano il 38,8% dei 6 miliardi di euro in beni esportati), con performance molto positiva nel 2023 per Parigi e Berlino, ma meno per Washington; negativi i dati finora disponibili per tutti e tre i Paesi tra gennaio e luglio del 2024. Ottima la dinamica delle vendite nei Paesi Gate, che rappresentano il 10% dell’export del settore: lo scorso anno la crescita è stata del 46,9% grazie ad alcuni Paesi in particolare che hanno riportato incrementi di oltre il 70% (Turchia e Cina). Nel focus si evidenzia inoltre un rilevante aumento delle nostre esportazioni in Brasile (+12% nel 2023) e nel Vicino Oriente, in particolare Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, la cui domanda di beni Made in Italy è raddoppiata e dove Sace ha messo in atto la prima operazione di finanza islamica. Rispetto al calo registrato (-13%) da tutto il settore nei primi 7 mesi dell’anno, i Paesi Gate hanno registrato una contrazione al di sotto del 3%, grazie in particolare alla dinamica di Cina e Brasile, ma anche Egitto e Marocco, che hanno più che raddoppiato la domanda.
Le imprese italiane, ricorda il focus potranno beneficiare del supporto del Sistema Paese e delle grandi opportunità di crescita offerte dai Paesi Gate, tra cui Singapore e Vietnam, dove Sace ha garantito due finanziamenti: in favore di Olam Food Ingredients con la prima operazione di strategic import financing nel settore Food&Beverage (F&B) e primo samurai loan per sostenere da un lato la filiera della torrefazione in Italia, garantendo l’importazione di caffè crudo di qualità, e dall’altro nuove opportunità di export; in favore di Ttc Agris, con l’obiettivo di creare nuove opportunità di export Made in Italy in Vietnam per le imprese che operano nel settore Sugarcane e F&B. I prodotti italiani, ricorda Sace nel focus, sono stati domandati all’estero con crescente interesse negli anni e questo ha consentito all’Italia di ottenere una posizione di rilievo negli scambi internazionali. Roma è infatti il quarto esportatore mondiale di questa tipologia di prodotti, dopo Germania, Stati Uniti e Cina, con una quota del 7,4%.
La produzione di macchinari agricoli Made in Italy è diversificata e vede attive oltre 1.300 imprese, di cui il 40% sono piccole e medie. La capacità di produrre valore aggiunto dei lavoratori in questo settore è superiore a quella della dei macchinari in generale. Nel dettaglio, la produzione di macchinari agricoli Made in Italy è diversificata e vede attive circa 1.325 imprese, il 7,3% di quelle operanti nella meccanica strumentale, settore di riferimento per questi beni. Dal punto di vista della dimensione aziendale, si registra un’incidenza di microimprese, sul totale, relativamente contenuta se confrontata con quella complessiva del tessuto produttivo italiano (59,4% rispetto a 81%): è infatti presente una quota consistente di piccole e medie imprese (39,5% del totale). Molto positiva, prosegue il focus di Sace, la produttività del lavoro in questo settore, con dati che mostrano oltre 53 euro di valore aggiunto per ora lavorata rispetto ai 51,5 dei macchinari in generale, settore di punta del Made in Italy all’estero.
Il peso delle esportazioni di macchinari agricoli per la silvicoltura e la zootecnica è diversificato a livello nazionale, sebbene si concentri in particolare nel Nord Italia. Nel 2023 l’Emilia-Romagna è stata la principale regione esportatrice, con un valore di merci esportate pari a oltre 2 miliardi, seguita da Veneto e Lombardia. Nel dettaglio, nel 2023 il valore delle merci esportate dall'Emilia-Romagna è stato pari a oltre 2 miliardi di euro (+47% rispetto all’anno precedente). Seguono il Veneto e la Lombardia: insieme, questi tre territori, vendono oltreconfine merci per un peso di circa il 77% sul totale. L’andamento negativo delle esportazioni del settore che si è registrato nella prima metà del 2024 è comune a tutte le principali regioni. Nonostante un calo delle vendite del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’Emilia- Romagna si è tuttavia confermata come principale esportatore, con un peso del 34% sul totale. Si segnala la buona performance della Puglia (+34%), prima regione del Sud Italia per vendite di macchinari agricoli.
Lo scenario geoeconomico e il cambiamento climatico hanno aperto nuove sfide per la filiera dell’agrifood, dove le imprese sono chiamate a adottare le nuove tecnologie e Ia in grado di rendere l’offerta italiana più competitiva, soprattutto in mercati altamente impattati. Garantire la gestione di modelli di consumo e di produzione sostenibili rientra tra i 17 Goal dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. In questo scenario, si legge nel documento realizzato da Sace, gli investimenti nell’internazionalizzazione, digitalizzazione e innovazione rappresentano per le imprese le leve prioritarie per potersi affermare e crescere in modo sostenibile nel mercato domestico e internazionale. Le sfide geo-economiche e climatiche che hanno colpito il settore agroalimentare negli ultimi anni, in particolare, hanno evidenziato la necessità per gli attori della filiera di dotarsi di tecnologie digitali all’avanguardia e basate sull’Ai, in grado di rendere l’offerta italiana più produttiva, sostenibile e competitiva, soprattutto in mercati altamente impattati. Sace offre tutte le garanzie necessarie per investire nell’innovazione e nella sostenibilità. In accordo con i risultati di una ricerca dell'Osservatorio Smart Agrifood, il 72% delle imprese agricole utilizza almeno una soluzione 4.0, beneficiando di nuovi sistemi di monitoraggio e controllo di mezzi e attrezzature e macchinari connessi.Inserire qui il sottotitoloI continui processi di trasformazione che coinvolgono oggi il settore delle macchine e attrezzature agricole, spiega ancora il focus, vantano recenti sviluppi: sensori e trattori intelligenti per l’ottimizzazione della semina, irrigazione e fertilizzazione, tramite l’adattamento di questi processi alle esigenze di sezioni specifiche di coltivazione. Si tratta di un approccio che consente di applicare la giusta quantità di risorse al momento e al luogo migliore, aumentando i rendimenti delle colture e riducendo lo spreco di risorse e la siccità. Sistemi di comunicazione per l’aumento della produttività e la sostenibilità delle operazioni in campo. In questo scenario, illustra Sace, si segnalano in particolare la telemetria, tramite la quale i macchinari possono inviare messaggi a distanza ad altri mezzi operanti in aree differenti o ai device degli imprenditori agricoli, dei rivenditori, dei costruttori, e il Protocollo di comunicazione Isobus, basato sullo standard ISO 11783. Nato da un accordo tra i principali produttori di macchine e attrezzature agricole, quest’ultimo si pone l’obiettivo di gestire e standardizzare la comunicazione tra diversi macchinari, indipendentemente dal produttore, consentendo lo scambio di dati e informazioni con un linguaggio universale tramite un’unica console di comando integrata nella cabina del trattore.Considerando anche che The World Economic Forum ha pubblicato nel 2023 il The Future of Jobs Report in cui segnalava l''operatore di macchinari agricoli' come uno dei 10 lavori più in crescita nei prossimi 5 anni. Una figura, afferma quindi Sace nel focus, su cui è importante investire.
- 11:43 - Camion travolge e uccide mamma 34enne a Milano, autista è fuggito
Milano, 11 dic. (Adnkronos) - Una donna di 34 anni è stata travolta e uccisa da un camion mentre attraversava sulle strisce pedonali. Il gravissimo incidente è accaduto questa mattina all'incrocio tra viale Scarampo e viale Renato Serra, a Milano. Con la vittima c'erano i figli, due gemellini di un anno e mezzo. Il passeggino era spinto in quel momento dalla nonna, rimasta illesa, come il marito e i nipotini.
L'autista del camion - a quanto si apprende - è fuggito dopo l'incidente. Sono in corso le ricerche da parte della polizia locale, che indaga su quanto accaduto. Sembra - a quanto si apprende - che la famiglia, quando è stata travolta dal mezzo che svoltava a destra, stesse attraversando l'incrocio sulle strisce pedonali e con il semaforo verde.
Per la mamma 34enne, peruviana residente a Milano, non c'è stato nulla da fare e i soccorritori del 118 ne hanno dovuto constatare il decesso sul posto. La nonna, una donna di 59 anni, e i due gemellini sono stati portati in codice giallo all'ospedale di Niguarda, ma - fa sapere l'azienda regionale di emergenza urgenza della Lombardia - sono rimasti apparentemente illesi. Il padre dei bambini, un uomo di 36 anni, non si trovava sul posto al momento dell'incidente.