“Oggi l’Italia si sta sobbarcando un fenomeno che non ha precedenti nella storia e che si può risolvere prima di tutto applicando i trattati sul rimpatrio, perché solo il 10% di quelli che arrivano sulle nostre coste ha diritto a restare qui, il resto vanno rimpatriati. Chi ha diritto di stare qui deve scegliere dove andare, non possiamo sobbarcarci noi come Italia, porta del Mediterraneo e dell’Europa, tutti i problemi”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della Camera e deputato M5S, Luigi Di Maio, spiegando in un’intervista a Rtl 102.5 le ragioni che hanno spinto Beppe Grillo ad assumere una posizione intransigente sulla questione immigrati. “Il tema – prosegue Di Maio –  non è appannaggio né di destra né di sinistra in un’Italia in cui in un anno è arrivato l’equivalente di immigrati degli abitanti del Molise. Vengono da Paesi in cui abbiamo epidemie di malattie e abbiamo anche un problema di sicurezza, perché ci sono tante informative che testimoniano che su quei barconi, oltre alla maggioranza che sono disperati, arrivano anche membri dell’Isis, di Al Qaeda, di cellule terroristiche“. Ma Di Maio nega però un possibile avvicinamento elettorale con il Carroccio. “La Lega – dice – le sue occasioni le ha avute, ha strumentalizzato questi temi fino all’inverosimile e i loro elettori li hanno anche puniti, quindi non fanno parte del novero delle forze politiche che noi prendiamo in considerazione per alleanze, ma anche per attendibilità. Noi – chiarisce – non abbiamo intenzione di utilizzare questi temi in campagna elettorale

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