Lapsus in diretta durante il talk show di approfondimento “Otto e mezzo”, su La7. L’eurodeputata del Pd, Alessandra Moretti, ospite di Lilli Gruber assieme a Marco Travaglio, chiama il condirettore de Il Fatto Quotidiano “Massimo”, ovvero il nome del suo attuale compagno, il conduttore e giornalista Massimo Giletti. Nel corso della trasmissione, si sono susseguiti alcuni momenti di vivace dibattito tra l’esponente del Pd e Travaglio, il quale osserva: “Renzi è partito col piede sbagliato, perché intasare il Parlamento con una scemenza come la legge sul Senato quando ci sono problemi drammatici nella vita dei cittadini, secondo me, non è stata una grande idea“. Il giornalista poi chiede: “Quando si dovranno fare i tagli? Dovrà farli, è inutile che rimandi, altrimenti arriverà la troika che li farà al suo posto. Il gelato di Renzi non è un problema in sé, ma rivela un premier completamente stonato rispetto al clima di austerità e alla situazione drammatica nella quale viviamo. Situazione che non è colpa sua, ma che dovrebbe incarnare con un comportamento un po’ più serio e sobrio. E’ come raccontare le barzellette ai funerali“. Alessandra Moretti rivendica l’importanza di una politica di centrosinistra che redistribuisca la ricchezza e che rimetta al centro la scuola, stabilizzando soprattutto gli insegnanti precari. “Dite di stabilizzarli” – commenta Travaglio – “lei sta continuando ad elencare una serie di annunci di Renzi, ma dovremmo parlare solo delle cose fatte”. “C’è chi è ammalato di ‘annuncite’” – ribatte l’europarlamentare – “e c’è chi è affetto da ‘protestite’ o da ‘travaglite’“. Ed esplode la polemica sulla necessità della riforma del Senato e di quella della giustizia, riguardo alla quale il condirettore del Fatto contesta ad Alessandra Moretti la mancata scrittura del disegno di legge. E aggiunge: “Voi non avete reintrodotto il falso in bilancio, perché ad oggi non è reato, esattamente come ai tempi di Berlusconi. Sarà reintrodotto quando Orlando scriverà quel ddl e che poi dovrà essere approvato dal Parlamento, cosa che per me non potrà mai avvenire perché Berlusconi e Alfano non sono d’accordo. Non avete i numeri. Dovreste cercarli tra il M5S, ma vi salterebbe la maggioranza di governo”

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