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Bologna, prostituta si innamora di un cliente: raid punitivo contro lei e fidanzato

Tredici telecamere di un piazzale hanno filmato l'aggressione e dopo poche settimane sono stati individuati i responsabili. Ordinanza di custodia cautelare per il protettore albanese di 24 anni
Bologna, prostituta si innamora di un cliente: raid punitivo contro lei e fidanzato
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Un raid punitivo nel piazzale di un benzinaio, per dare una lezione alla prostituta che voleva lasciare il marciapiede e anche al suo fidanzato, un ex cliente del quale si era innamorata. L’intera scena è però stata immortalata da ben 13 telecamere che vigilano su un’area di servizio a Bologna, e i filmati hanno rapidamente portato la polizia a identificare gli aggressori. Il ‘protettore’, albanese di 24 anni, è stato arrestato. Denunciati gli altri cinque componenti del ‘commando’. Sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, lesioni aggravate, violenza privata. Nei confronti del giovane albanese è stata emessa dal gip Mirko Margiocco un’ordinanza di custodia cautelare, dopo tre mesi di indagini. L’imputato si chiama Mustafa Feliks, ha 24 anni e diversi precedenti penali e di polizia, è conosciuto nell’ambiente come protettore di diverse ragazze, oltre che come capo di una banda di connazionali. Con questa piccola gang, cinque persone, tutte denunciate per la violenza e le lesioni, l’uomo avrebbe messo in atto due settimane fa il rapido regolamento di conti.

Quella notte l’epilogo violento della vicenda ora ricostruita dalla seconda sezione della Mobile di Bologna (la squadra che si dedica a prostituzione e criminalità extracomunitaria, diretta da Elena Ceria) è andato in scena in via Cristoforo Colombo, alla periferia della città: qui, come confermato da un paninaro della zona, la ragazza era stata raggiunta all’altezza di un distributore di carburante e spinta con la forza in macchina, poi malmenata e minacciata. E mentre scappava e cercava aiuto, la stessa sorte era toccata al fidanzato, dieci anni più di lei, che aveva dato appuntamento a Feliks per chiedergli di lasciare in pace la moldava, “perché è innamorata di me”. L’appuntamento, però, era diventato un agguato: come ripreso dalle telecamere della zona (ce ne sono tredici). Il giovane era atteso dal capo gang albanese e da altre cinque persone. La banda lo ha spinto in un vicolo, dove lo ha pestato e minacciato con un coltello. La storia è stata ricostruita con un paziente lavoro di appostamenti, informazioni confidenziali e conoscenze da parte degli investigatori, nel mondo della prostituzione.

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