Una serie di esplosioni causate da fughe di gas a Taiwan hanno causato la morte di 24 persone e il ferimento di altre 270. E’ successo nella città di Kaohsiung, nel sud del paese, dove le esplosioni hanno fatto saltare in aria auto e moto aprendo profondi squarci nel terreno in un’area di 2-3 chilometri quadrati, nel quartiere di Cianjhen. Tra le vittime, quattro vigili del fuoco che sono stati chiamati dai residenti dopo la prima fuga di gas e sono morti a seguito delle successive esplosioni, che hanno rovesciato almeno cinque camion dei soccorsi. Ora nel quartiere 12 mila persone sono senza corrente, altre 23.600 senza gas.

Stando a quanto riferito da un testimone alla Bbc, i vigili hanno ricevuto ieri sera le prime chiamate che segnalavano le fughe di gas, che si sono verificate a partire dalla mezzanotte. Le condutture interessate dall’esplosione appartengono all’azienda statale CPC Corporation. Le prime ricostruzioni riportano che il gasdotto esploso trasportava propene, un materiale petrolchimico non destinato ad uso pubblico, ma questa ipotesi non è ancora stata accertata. Secondo quanto riporta l’Associated Press, le conduttore mostravano problemi già prima delle esplosioni. 

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