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Calcio e salute, studi scientifici: “Giocare a pallone fa bene a tutte le età”

In occasione dei Mondiali, 16 nuovi studi internazionali condotti tra Danimarca, Inghilterra, Portogallo e Brasile con il sostegno della Fifa smentiscono il detto comune che vorrebbe le scarpette da calcio al chiodo dalla mezza età in poi, per i troppi rischi e il pericolo di incidenti. Giocare a undici, a calcio a 5 o per strada con regolarità apporta benefici alla forza muscolare e cardiocircolatoria
Calcio e salute, studi scientifici: “Giocare a pallone fa bene a tutte le età”
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Il calcio fa bene alla salute a qualsiasi età e può prevenire le malattie più comuni. A certificarlo non è un gruppo di tifosi appassionati, ma gli scienziati. In occasione dei Mondiali in Brasile, l’ultimo numero dello Scandinavian Journal of medicine&science in sports, dedicato interamente ai benefici delle partite di calcio, promuove quello che definisce “il gioco più popolare del mondo” sulla base di 16 nuovi studi internazionali condotti tra Danimarca, Inghilterra, Portogallo e Brasile con il sostegno della Fifa, che smentiscono il detto comune che vorrebbe le scarpette da calcio al chiodo dalla mezza età in poi, per i troppi rischi per la salute e il pericolo di incidenti.

E questo vale non solo per il calcio giocato al completo e su campi regolari, ma anche per quello praticato in 4 o in 8, per strada o fra amici, insomma in qualsiasi forma. Secondo gli esperti i suoi benefici sono legati a fattori sociali e di motivazione, che facilitano l’aderenza a terapie mediche e contribuiscono ad uno stile di vita attivo. In base agli studi riportati, giocare a calcio con regolarità, due o tre volte a settimana, migliora la crescita e la forza muscolare e cardiocircolatoria, indipendentemente dal livello di allenamento, esperienza, sesso o età.

In altre parole, non bisogna essere Cristiano Ronaldo o Leo Messi per godere dei benefici del pallone. Tanto che è stato coniato anche uno slogan dal British Journal of Sports: “Giocare 45 minuti due volte a settimana è la migliore prevenzione contro le malattie non infettive”. I ricercatori hanno condotto i loro studi anche su persone inattive, come bambini tra i 9 e 13 anni, donne e uomini fino a 80 anni, per capire l’impatto del calcio sulla durata della loro vita, e i risultati sono stati notevoli. Gli effetti positivi sono stati riscontrati a livello cardiocircolatorio e metabolico, per il trattamento dell’ipertensione in donne e uomini di mezza età. Anche in uomini di 65-80 anni che non avevano mai giocato prima e non allenati, sono migliorate molto le funzioni cardiache, la capacità fisica e la forza delle ossa.

Nei bambini invece non solo sono migliorate subito le funzioni cardiache dopo aver giocato a pallone a scuola, ma anche l’autostima e l’attività fisica è diventata perfino “attraente” per chi soffre di obesità. “Il calcio li mantiene più magri, in salute – sottolineano i ricercatori – L’importante è che venga insegnato secondo le regole e senza trabocchetti”. Uno studio danese è stato condotto sulle persone senza fissa dimora che giocano per strada e anche in questo caso sono stati rilevati miglioramenti, in particolare sulla postura, i muscoli e le ossa. Insomma, tocca solo giocare, senza farsi troppi problemi, per stare meglio.

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