Solo una settimana fa, il lunghissimo balletto degli ultimi mesi sembrava destinato a concludersi con un accordo. Oggi, invece, la Rai ha annunciato l’addio di Giovanni Floris alla tv pubblica con un comunicato scarno: “Dopo dodici anni di conduzione di Ballarò e dopo una proficua esperienza quasi ventennale in azienda, Giovanni Floris lascia la Rai che, nel ringraziarlo per il lavoro svolto, gli porge i migliori auguri per il suo futuro professionale”. Stop. Fine delle trasmissioni.

E per quanto riguarda il futuro professionale del conduttore del talk politico di RaiTre, in realtà possiamo parlare di presente: è stato già raggiunto l’accordo con La7, con Floris che passa nella squadra di Urbano Cairo con un contratto faraonico di 4 milioni di euro per tre anni.

Offerta decisamente maggiore rispetto a quella di viale Mazzini (meno di due milioni per la stessa durata del contratto), e nonostante le trattative serrate continuate fino all’ultimo, la Rai non ha accettato le condizioni economiche chieste dal giornalista.

Del probabile addio di Giovanni Floris si parlava ormai da mesi, e le voci si erano fatte più insistenti dopo il battibecco avuto in diretta tv con Matteo Renzi. Ospite di Ballarò, il premier era stato incalzato sulla Rai e sulla decisione del governo di prelevare 150 milioni di euro dalle casse della televisione pubblica, con un Floris iper-aziendalista che chiedeva conto di una mossa che avrebbe potuto favorire Mediaset, svuotando le già disastrate casse Rai. Forse per questo, durante la trattativa, il giornalista aveva chiesto un compenso milionario.

Nelle ultime settimane, poi, si era diffusa la notizia di una trattativa tra il giornalista e Mediaset, ma lo stesso Piersilvio Berlusconi aveva smentito tutto. Oggi, però, la svolta definitiva e il passaggio a La7, dove Floris ritroverà Maurizio Crozza, ma dovrà ritagliarsi uno spazio adeguato in una rete già satura di talk show: gli innumerevoli speciali di Enrico Mentana, Servizio Pubblico di Michele Santoro, La Gabbia di Gianluigi Paragone, Otto e mezzo di Lilli Gruber, Piazzapulita di Formigli, la sorpresa di fine stagione AnnoUno di Giulia Innocenzi e tutti gli altri programmi di approfondimento politico del mattino.

Abituato a essere la stella incontrastata della politica su RaiTre, il neomilionario Giovanni Floris saprà adattarsi a una realtà decisamente più piccola come La7? E chi già gode di rendite di posizione conquistate negli anni, anche in quelli più bui, quando La7 non andava così di moda, vorrà cedere il proprio spazio, guadagnato con così tanta fatica? Non resta che attendere, settembre è dietro l’angolo.

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Giovanni Floris a La7, addio alla Rai. Contratto di 4 milioni in tre anni

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