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‘Ndrangheta, blitz contro cosca Crea in provincia di Reggio Calabria: 16 arresti

Le accuse sono, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione e intestazione fittizia di beni. Coinvolti anche tre politici locali. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati ville e terreni, oltre che conti correnti bancari, per un valore complessivo quantificabile in oltre 5 milioni di euro
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Sono 16 le persone arrestate dalla polizia di Stato di Reggio Calabria. Tra cui l’ex assessore Domenico Rotolo e due consiglieri comunali di Rizziconi, Vincenzo Alessi e Girolamo Cutrì. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione e intestazione fittizia di beni. 

L’operazione degli uomini della squadra mobile e del commissariato di Gioia Tauro, coordinati dal servizio centrale operativo, ha consentito di portare allo scoperto le attività criminali della potente cosca Crea, egemone nel comprensorio di Rizziconi (Rc), con particolare riferimento all’ingerenza nelle attività pubbliche della località reggina.

Fondamentale per le indagini è stato anche il contributo dell’ex sindaco di Rizziconi, Antonino Bartuccio, eletto nel marzo 2010 alla guida di una lista civica. Il primo cittadino, sin dal momento della sua elezione, ha avviato una collaborazione con le forze dell’ordine e la magistratura, denunciando irregolarità, anche di natura penale, nella gestione dell’amministrazione comunale, finalizzate a favorire gli interessi illeciti della cosca Crea. Numerose minacce e intimidazioni di sodali della cosca nei confronti del sindaco causarono, nell’aprile 2011, le dimissioni di tutti i consiglieri comunali ed il successivo scioglimento degli organi di governo di Rizziconi, per l’evidente ingerenza criminale.

Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati anche beni, riconducibili alla famiglia Crea, tra cui ville e terreni, oltre che conti correnti bancari, per un valore complessivo quantificabile in oltre 5 milioni di euro.

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