Con l’ultimo sì della Camera è stato definitivamente convertito in legge il Piano casa. Che, nonostante nel corso dell’iter del decreto in Parlamento sia emerso lo scandalo della “cupola” degli appalti Expo, prevede ancora che alla società di gestione Expo 2015 sia consentito di derogare al Codice degli appalti pubblici per quanto riguarda i contratti di sponsorizzazione e le concessioni di servizi. Solo le ultime due, come ha ricordato Il Sole 24 Ore, su un totale di circa 80 clausole ad hoc che consentono di non rispettare i paletti fissati dal decreto del 2006 proprio per aumentare la trasparenza e il rigore in questo campo. Il Senato, al cui esame il testo è rimasto per 45 giorni, e la Camera, che lunedì sera ha votato la fiducia al testo, non hanno evidentemente trovato nulla da ridire.

Con l’eccezione della presidente piddina della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, che insieme a Alessandro Naccarato (Ncd) ha presentato un ordine del giorno che prevede la “tracciabilità” di tutti i contratti stipulati in deroga: in base al documento, le procedure adottate e le imprese affidatarie dovranno essere comunicate all’Autorità Nazionale Anticorruzione, alla Guardi di Finanza e alla Dia per far accertare tempestivamente “eventuali anomalie sotto il profilo della regolarità contrattuale, della trasparenza e per prevenire e accertare eventuali fenomeni di infiltrazione mafiosa e la commissione di reati contro la pubblica amministrazione”. Odg che è stato accolto e fatto proprio dal governo nonostante i tempi strettissimi per l’approvazione prima dell’interruzione dei lavori parlamentari per consentire ai deputati di fare campagna elettorale e comizi per le Europee. 

Il decreto, firmato dal ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Maurizio Lupi, contiene anche misure sulla riqualificazione degli alloggi popolari, prevede sconti Irpef per i loro inquilini, dà il via libera al bonus per l’acquisto di mobili, inasprisce le norme contro chi occupa abusivamente una casa e aumenta i fondi a copertura della “morosità incolpevole” (inquilini che non pagano l’affitto perché non sono in grado di farlo). Ma, nelle pieghe del testo, ci sono anche nuove regole sull’imposta sugli affitti a carico dei proprietari di abitazioni e l’esenzione dall’Imu per i pensionati residenti all’estero. Ecco, punto per punto, i principali contenuti del Dl.

Per Expo 2015 deroghe alla normativa sui contratti – Alla società di gestione Expo 2015 sono consentite deroghe alla disciplina sui contratti pubblici per quanto riguarda i contratti di sponsorizzazione e le concessioni di servizi. Per il 2014 vengono poi erogati 25 milioni di euro a favore del comune di Milano come contributo per gli oneri che sostiene per la realizzazione dell’evento. 

Programma di recupero degli alloggi popolari – Un decreto interministeriale dovrà stabilire i criteri per la formulazione di un programma di recupero e di razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, finanziato, nel limite di 500 milioni di euro, con le risorse provenienti da finanziamenti revocati che erano stati in precedenza destinati alle infrastrutture strategiche. Viene poi previsto uno stanziamento di ulteriori 67,9 milioni di euro (prelevati da un nuovo Fondo destinato a raccogliere le risorse non utilizzate da alcuni programmi di edilizia residenziale) per il recupero di alloggi da assegnare, con priorità, agli inquilini appartenenti alle categorie meno abbienti che beneficiano della sospensione degli sfratti.

Sconti Irpef per inquilini di alloggi sociali – Per il triennio 2014-2016 vengono previste agevolazioni fiscali per gli inquilini degli alloggi sociali adibiti ad abitazione principale: una detrazione di 900 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro o di 450 euro se gli introiti sono compresi tra 15.493,72 e 30.987,41 euro. 

Bonus mobili svincolato da ristrutturazione – Il bonus di 10mila euro per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici viene svincolato dalla cifra che si spende per ristrutturare l’abitazione: indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione che fruiscono delle detrazioni al 50%, fino a fine anno sarà possibile detrarre quanto pagato fino a un tetto di 10mila euro. 

Cedolare secca al 10% per canoni concordati – Dal 2014 al 2017 i contratti di affitto a canone concordato stipulati nei maggiori comuni italiani, negli altri capoluoghi di provincia o nei comuni molto popolosi godranno di uno sconto sull’aliquota, che scende dal 15 al 10%. L’agevolazione vale anche per le abitazioni affittate a cooperative edilizie o enti senza scopo di lucro, purché affittate da questi a studenti universitari e messe a disposizione dei comuni rinunciando all’aggiornamento del canone di locazione o assegnazione. Lo sconto si applica, infine, anche ai contratti di locazione stipulati nei comuni per i quali sia stato deliberato, negli ultimi cinque anni, lo stato di emergenza a seguito di eventi calamitosi.

Più risorse a fondo affitti e morosità incolpevoli – Il decreto dispone l’aumento delle risorse per il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e per quello destinato agli inquilini morosi incolpevoli. Si tratta di 128,5 milioni di euro nel biennio 2014-2015 e 197,5 milioni fino al 2020.

Stretta sugli occupanti abusivi – Da ora in avanti gli atti che dispongono l’allacciamento dei servizi di energia elettrica, gas, servizi idrici e telefonia fissa (stipulazione, voltura, rinnovo) sono nulli se non riportano i dati identificativi del richiedente e un titolo che attesti la proprietà, il regolare possesso o la regolare detenzione dell’immobile in favore della quale si richiede l’allacciamento. In più chi occupa abusivamente alloggi di edilizia residenziale pubblica non potrà partecipare alle procedure di assegnazione di altri alloggi per i successivi cinque anni.

Cessione di immobili anche privati per alloggi sociali – Possono essere ceduti o conferiti ai fondi immobiliari gli immobili residenziali realizzati da soggetti pubblici e privati con il concorso di un contributo pubblico e destinati a concorrere all’aumento dell’offerta di alloggio sociali.

Entro luglio programma di vendita di case popolari – Entro il 30 giugno 2014 un decreto interministeriale dovrà definire le nuove procedure di alienazione delle case popolari e degli immobili di proprietà di comuni ed enti pubblici. 

Clausola di riscatto degli alloggi sociali dopo 7 anni – Le convenzioni che disciplinano le modalità di locazione degli alloggi sociali possono contenere la clausola di riscatto dell’unità immobiliare e le relative condizioni economiche. La clausola comunque non può consentire il riscatto prima di sette anni dall’inizio della locazione.

Via il limite del 20% a servizi e negozi presso gli alloggi sociali – Potranno essere costruiti ‘servizi e funzioni connesse e complementari alla residenza, al commercio con esclusione delle grandi strutture di vendita, necessarie a garantire l’integrazione sociale degli inquilini degli alloggi sociali’ anche in misura superiore al 20% della superficie complessiva ammessa. In pratica viene eliminato il limite del 20% presente nel testo originario del decreto e si allungano da 60 a 90 giorni i tempi entro cui le Regioni devono definire i requisiti di accesso e di permanenza nell’alloggio sociale e i criteri per stabilire i canoni minimi e massimi di locazione.

Sconti sugli affitti “emersi” dal nero – Chi ha usufruito delle norme che prevedevano agevolazioni per gli inquilini che fossero “emersi” da contratti a nero non dovrà restituire i soldi alla luce delle nuove misure previste dal dl Casa. Vengono infatti fatti salvi ‘fino alla data del 31 dicembre 2015 gli effetti prodotti e i rapporti giuridici sorti in base ai contratti di locazione stipulati ai sensi dell’articolo 3, commi 8 e 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n.23’, che appunto prevedeva uno sconto in quei casi.

Da pensionati residenti all’estero niente Imu – Dal 2015 le abitazioni possedute in Italia dai pensionati italiani residenti all’estero iscritti all’Aire verranno esentate dall’Imu (in quanto considerate abitazioni principali) e pagheranno Tari e Tasi ridotte di due terzi.

Aggiornato da Redazione web il 21 maggio alle 12.20

 

Articolo Precedente

Tasi, prima rata slitta a settembre nei Comuni che non hanno deciso aliquota

next
Articolo Successivo

TripAdvisor, albergatori e ristoratori: “False recensioni”. Antitrust apre indagine

next