A Perugia sta succedendo qualche cosa ma sospetto anche altrove…
La politica dei piccoli passi avanza inarrestabile. Il vantaggio delle azioni minime è che possono dare risultati subito.
Alcuni mesi fa mi sono incontrato con il sindaco di Perugia Boccali e l’assessore Cernicchi e abbiamo iniziato a discutere di una serie di iniziative di microeconomia per sostenere situazioni di disagio e sperimentare soluzioni di economia etica. Ovviamente questo è stato possibile perché il comune aveva già intrapreso una serie di azioni positive. Perugia è una città che in questi anni ha riscoperto la sua vocazione ecologica e solidale. Il taglio dello spreco energetico, la produzione da fonti rinnovabili, l’appoggio a cooperative di autocostruzione in collaborazione con Banca Etica (93 appartamenti già consegnati e un progetto per altri 16 appartamenti “agevolati” all’interno dell’Ecovillaggio Solare di Alcatraz.

Siamo così riusciti a creare un coordinamento di 25 associazioni e cooperative sociali che hanno appoggiato la nascita di un mercato dell’usato e del baratto, che da 8 settimane ogni domenica si svolge in una piazza “disagiata”, Piazza del Bacio.
Ad oggi hanno partecipato al mercato più di 500 espositori e migliaia di visitatori, si sono svolti spettacoli di ogni sorta, autogestiti dalle associazioni, e questo appuntamento è diventato un modo diverso per comprare e vendere, riusare e riciclare ma anche un luogo dove la Perugia che fa diversamente si racconta.
Contemporaneamente con il Nuovo Comitato Nobel per i Disabili abbiamo supportato alcune cooperative sociali creando un’occasione di lavoro, anche grazie a prestiti d’onore è nato un gruppo di ristoratrici e stiamo sviluppando un sistema per recuperare, restaurare e rivendere a basso prezzo mobili ed elettrodomestici che altrimenti finirebbero in discarica.

Domani sera, alle ore 21, alla Sala Guelpa di Ponte Felcino (PG) sarà battezzata poi un’altra iniziativa semplice ma potenzialmente molto efficace: vogliamo far sapere ai cittadini che hanno la possibilità di risparmiare parecchi soldi!
Si tratta di una possibilità enorme che ha bisogno di essere conosciuta… Non basta fare leggi sensate (cosa che ogni tanto, raramente, succede pure in Italia) bisogna poi gestirle.
Oggi la quasi totalità delle case nel centro nord ha un consumo energetico che è più del doppio di quello massimo previsto in molti paesi del nord Europa (Bolzano compresa… anche se misteriosamente si trova in Italia).
Questo livello sibaritico di spreco rende conveniente investire per aumentare l’efficienza energetica.
Ma il vantaggio aumenta enormemente grazie al fatto che fino a metà 2015 c’è la possibilità di detrarre il 65% della spesa dalle tasse (Irpef, in 10 anni).
La convenienza diventa colossale per i condomini che entro il 2015/2016 (a seconda delle regioni) saranno obbligati a installare caldaie di nuova generazione (che forniscono un risparmio del 20% sui combustibili) termostati e contatori familiari del consumo di calore (un altro 10% di risparmio, quando non sei in casa non fai funzionare il riscaldamento). Cioè, se sostituisci subito la caldaia risparmi il 65%, se aspetti l’ultimo momento no.
E oltretutto migliorando la classe energetica di un immobile se ne aumenta il valore.

Il problema è che i cittadini sono poco informati, prima di fare i lavori bisogna pagare un tecnico che realizzi un’analisi dello spreco, bisogna trovare la ditta giusta, la banca che ti presta i soldi…
Quello che presenteremo domani sera è un sistema per semplificare tutto il tran tran sul modello dei gruppi di acquisto alimentari. Riusciamo a offrire una prevalutazione tecnica gratis, assistenza informativa, contratti e prezzi concordati, un contatto semplificato con le banche e prestiti a tassi particolarmente convenienti.

L’intento, oltre alla riduzione dell’inquinamento e al risparmio per famiglie e imprese, è quello di dare un contributo a smuovere l’economia locale. A Perugia ci sono migliaia di case da rendere efficienti con la riqualificazione energetica. Centinaia di posti di lavoro potenziali e una possibilità di ripresa in un settore economico allo stremo.
E per raccontare questo non ci limiteremo alle conferenze stampa e ai volantini. L’assemblea di domani sera, è la prima di una serie di incontri “quartiere per quartiere” che vogliamo organizzare a Perugia e dintorni, perché siamo convinti che il web e i media tradizionali sono potenti, ma niente può sostituire l’incontro faccia a faccia.

Sono convinto che iniziative che stanno sulla stessa lunghezza d’onda ci sono un po’ dovunque in Italia, ma se ne sa poco, anche se alla fin fine è grazie a questo tipo di azioni dirette e concrete che quotidianamente si riesce a alleviare la disperazione sociale.
I media non raccontano che nel nostro vilipeso Paese ci sono comunque 5 milioni di volontari e che una famiglia italiana su 5 ha adottato durante questa crisi terribile un’altra famiglia, aiutandola in tanti modi…
Il coro di quelli che vedono solo e unicamente nero, questo non lo vede…
E vorremmo realizzare quindi, con il Nobel per i Disabili, un indice delle piccole imprese portate a buon fine in giro per l’Italia. Sul modello di Transition Town ci interessano le idee che hanno funzionato… E ti chiediamo quindi di darci una mano, raccontando nello spazio ai commenti a questo articolo quel che stai realizzando dalle tue parti. Abbiamo bisogno di dirlo che c’è tanta gente che si sta dando da fare sul pratico!

Articolo Precedente

Crisi economica: la perdita del lavoro come opportunità

next
Articolo Successivo

Terra: dissertazione su spazio, ufo e fantapolitica

next