Dei 900 lavoratori dello stabilimento Electrolux di Solaro, in provincia di Milano, solo una cinquantina di loro ha partecipato allo sciopero indetto questa mattina. Così, mentre nelle altre sedi italiane del gruppo svedese la mobilitazione va avanti, in quella lombarda prevalgono le fruizioni tra sigle sindacali. “E’ da febbraio che non si organizza una mobilitazione unitaria”, lamentano i lavoratori. Molti di loro avevano partecipato allo sciopero a Porcia (Pordenone), lo stabilimento più a rischio. A Susegana. invece, in provincia di Treviso, a fine mese scade il contratto di solidarietà, utilizzato nei periodi di picco negativo della produzione dalla maggioranza dei lavoratori. “Quello che succederà a Porcia, tra qualche anno capiterà anche qui. Per questo la loro lotta, è anche la nostra” dicono gli operai. Con il cambio di governo, l’incontro al ministero con tutte le parti sociali è stato spostato all’8 aprile, mentre nel decreto Lavoro è stato inserito il rifinanziamento del fondo nazionale per i contratti di solidarietà. Una speranza per gli stabilimenti Electrolux? Il ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi ha annunciato che il ‘Decreto lavoro’ conterrà un fondo di solidarietà di 15 milioni per far fronte a crisi industriali, compresa l’Electrolux. Ad hoc, invece, non ci potrebbe essere nulla per via di una normativa europea”  di Francesca Martelli

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