Il consorzio composto dalla spagnola Sacyr, l’italiana Salini Impregilo e la belga Jan de Nul, ha firmato con l’Autorità del canale di Panama l’accordo che permette la ripresa dei lavori e il loro completamento. Per risolvere la disputa sugli 1,6 miliardi di extra costi che il consorzio aveva messo sul piatto scatenando lo scontro durato 60 giorni, è stato stabilito che sia il consorzio che l’Autorità del canale finanzieranno l’operazione con 100 milioni di dollari ciascuno. E intanto la moratoria sul rimborso dei pagamenti anticipati da Acp potrà essere estesa fino al 2018, a condizione che vengano soddisfatte alcune tappe del progetto. 

L’intesa è stata ufficializzata con la firma di Zurich, l’assicuratore che garantisce l’opera e che può ora liberare la garanzia da 400 milioni per ottenere un nuovo finanziamento al cantiere, che si è detto “felice di aver favorito una soluzione che porti alla continuazione del progetto”. Le restanti 12 chiuse, in fase di allestimento in Italia, dovranno arrivare a Panama entro il dicembre 2014, con trasporti e consegne progressive. L’accordo fissa, inoltre, il termine del dicembre 2015 per completare i lavori, che oggi hanno raggiunto un avanzamento del 70 per cento.

Articolo Precedente

Affitti in nero, la Corte costituzionale boccia le norme su emersione

next
Articolo Successivo

Poste Italiane nel mirino dei consumatori: “Pubblicità ingannevole per nuovi Buoni fruttiferi”

next