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Social network: #Twintervista (visto che ora va di moda) a Gianni Riotta

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Lo scrittore Aldo Nove sostiene “L’uomo è fatto per cazzeggiare, come probabilmente faceva nel paradiso terrestre prima della vicenda della mela. Facebook aiuta a tornare a quello stadio primigenio, in cui perdere tempo era condizione naturale”. Aldo Nove ha ragione, ma anche Twitter non è da meno ed è pure comodo. Inebriato da questo nuovo Eden e ispirato dal twittatore compulsivo @matteorenzi che ha concesso una #twintervista (intervista via Twitter) a @sonolucadini, mi sono permesso di twintervistare un grande giornalista italiano 3.0 su passato, presente, futuro, sport, musica, lavoro e integrazione: Gianni Riotta.

Ciao Gianni, come va?
Bene grazie e tu Danilo? Salutami tuo padre #newmediainteractionsblablabla

Fatto! Tempo fa criticai tuo entusiasmo per #stampanti3d e ti derisi. Sbagliai. Le #stampanti3d ci renderanno liberi?
Dipende.

Dipende, da che dipende?
Da come stampi il mondo tutto depende.

Quando hai comprato il tuo primo computer? Cosa ci facevi?
Un Olivetti M 10 del @manifesto ci lavoravo.

“Ah sì Riotta, il comunista” dicono ancora gli #umarells. Cosa ti è rimasto di quell’ideologia pop?
Corn.

Una band che adoro pure io. Cosa consiglieresti a un sedicenne che vive il dramma della disoccupazione giovanile?
Di studiare.

Sei un giornalista bravissimo e sai quanto ti stimo, ma sai fare lavori manuali? Tipo, cambiare un copri water.
No a quello pensa il mio amico Danilo.

Sono appena stato a vuotare il #rusco e c’erano stranieri che spacciavano. Integrazione totale o delinquenti?
Come fai a sapere son stranieri? Controlli documenti o sei un giornalista sportivo di quelli che scrivono nel 2014 “oriundo”?

Hanno facce scure e usano espressioni tipo krbrtttt harmrrrt, comunque non hai risposto alla domanda. Hai avuto paura?
Io ho la faccia scura e spesso ti dico “krbrtttt” e tu rispondi “harmrrrt” ma mica sei straniero. (“Mai paura” Brera circa 1980)

Nel 1980 mi facevo delle pugnette, tu cosa facevi in quegli anni?
Demetrio 1967.





Ora ho io una domanda per te: perché sei stato espulso dagli indivanados? Etica, Politica, Gastronomia?

Il mio romanzo #cimeritiamotutto è stato la scintilla che ha fatto nascere @indivanados poi me ne sono andato subito. #Troppagente

Quando ti sei detto “C’è l’ho fatta?”
Mai, ho studiato al Classico.

Nelle poche ore al giorno che non lavori, cosa fai?
Discuto con @erickthohir.

Ottimo! Un’ultima domanda. Il web ci rende liberi?
La risposta per soli euro 18 #ilwebcirendeliberi? @Einaudieditore.

Grazie Gianni sei stato molto gentile. Dopo quella a @matteorenzi questa è stata la seconda #twintervista italiana
:)

A questo punto, il lettore di questa twintervista 2.0 potrebbe domandarsi “E allora?” e io, con cadenza toscana presidenziale gli potrei rispondere “E allora icchè?”. Vi ho solo fatto vedere un po’ di “condizione naturale” applicata al contemporaneo, la #grandebellezza della tecnologia. Ovvia! Maremma melosa! Basta uno smartphone, un po’ di fantasia e si può fare tutto, no? Delle ricette per la crescita nell’Eurozona, magari ne parliamo un’altra volta.

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