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La scelta dell’eutanasia: il magnifico finale di Willemke e David

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Willemke e David Postma, 84 e 86 anni, avevano sempre avuto il desiderio di farlo insieme. L’inquietudine degli ultimi tempi, quel pensiero fisso di finire prima o poi in una casa di riposo a scommettere su scampoli di vita residua, li avevano infine convinti che il momento fosse giunto. Un sabato di fine gennaio, riuniti i loro quattro figli, i dieci nipoti e i due pronipoti, tra musica e balli, dopo aver preso il cocktail letale comprato su internet, e con indosso ancora il pigiama, li hanno salutati per l’ultima volta: «Oggi non c’è bisogno di farsi belli» ha detto Willemke, perché «è ora di andare nel forno».

«Avrebbero voluto farlo già a dicembre» hanno raccontato al quotidiano Algemeen Dagblad  i figli, ma essendo il Natale un periodo di festa, abbiamo speso quell’occasione con spirito commemorativo guardando vecchie foto rievocando cose: qualcuno ha riso, qualcun altro ha versato una lacrima. Tuttavia, è stato un bel momento. Willemke pensava di rinviare l’addio a febbraio, ma alla fine ha detto, «perché rimandare ancora quando dall’altra parte c’è qualcuno che ti aspetta con una torta?». Così hanno scelto gennaio. «Di norma gennaio è un mese in cui non accade niente, un buon mese per morire. È stato un addio fantastico».

Una settimana fa, il primo febbraio, la coppia è stata cremata.     

In Olanda, dove è accaduta questa storia, l’eutanasia e il suicidio assistito sono legali, ma il farmaco deve essere prescritto dal medico. Non essendo David e Willemke malati terminali come previsto dalla legge, né malati tout court, la polizia ha aperto un’inchiesta. I giornali olandesi però stanno facendo una campagna perché nessuno venga perseguito, stante il carattere di «un addio magnifico».

In Belgio le persone con maggiore età possono chiedere l’eutanasia ormai da dieci anni, ma è allo studio una modifica della legge per permettere anche a un minore «se reputato in grado di giudicare ragionevolmente nei suoi interessi», di accedervi.

In Italia, ieri ricorrevano i cinque anni dalla morte di Eluana Englaro. La battaglia del padre per portare a compimento la volontà di Eluana è durata diciassette anni. Sul vuoto normativo riguardo al biotestamento la politica latitò, poi usò Eluana a scopi elettorali, e alla fine non fece una legge. 

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