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Sondaggi elettorali, effetto Renzi: il Pd si rafforza. M5S guadagna l’1,5%

E' la consultazione che l’Istituto IPR Marketing ha effettuato per conto del TG3. Analoga crescita (1,5%) per Forza Italia rispetto alla rilevazione di dicembre, che porta il principale partito di centrodestra al 20,5%. In flessione Ncd che cala dal 6,5% al 5,5%
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L’effetto Renzi sembra ancora spingere il Partito Democratico, che si rafforza ulteriormente e sale al 33,5%. Il sondaggio che l’Istituto IPR Marketing, diretto da Antonio Noto ha effettuato per conto del TG3 evidenzia che il Pd rispetto alla precedente rilevazione di dicembre guadagna un punto; ma da quando si sono tenute le primarie la crescita è di ben cinque punti.

Fiducia al premier e al governo. Dopo la pausa natalizia e la ripresa delle fibrillazioni all’interno della compagine governativa, il livello di fiducia sia nel premier che nel Governo nel suo complesso è in calo. La fiducia in Letta scende di tre punti e arriva al 38%. Ancora peggio il governo nel suo complesso, che perde tre punti e arriva al 22%. – Intenzioni di voto: Le intenzioni di voto registrano un processo di concentrazione di consenso nei confronti dei tre partiti maggiori; se infatti il Pd svetta, in ulteriore crescita, al 33,5%, alle sue spalle il Movimento Cinque Stelle guadagna l’1,5% e torna ben oltre il 20% (21,5%); analoga crescita (1,5%) per Forza Italia rispetto alla rilevazione di dicembre, che porta il principale partito di centrodestra al 20,5%.

È da notare quindi che questi tre raggruppamenti raccolgono il 75% del totale dell’elettorato. In flessione Ncd che cala dal 6,5% al 5,5%. In calo o stabili tutti gli altri: Sel scende dal 3 al 2%, Scelta Civica dall’1,3 all’1%, La Lega resta al 3,5%, così come Fdi e Udc conservano ciascuno il suo suo 2,5%.

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