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Morto Roberto Sandalo, il pentito di Prima linea passato alle bombe anti-Islam

L'ex terrorista è deceduto per cause naturali nel carcere di Parma, dove stava scontando una condanna a nove anni. Dopo la collaborazione con la giustizia, negli anni Novanta era entrato nella Guardia padana della Lega nord - fu poi espulso da Borghezio - e nel 2008 era stato arrestato per alcuni attentati a moschee e centri islamici nel milanese
Morto Roberto Sandalo, il pentito di Prima linea passato alle bombe anti-Islam
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E’ morto nel carcere di Parma, per cause naturali, Roberto Sandalo, 56 anni, ex terrorista di Prima Linea. Noto come ‘Roby il pazzo’ e ‘Comandante Franco’, dopo la collaborazione con la gistizia che portò allo smantellamento dell’organizzazione di estrema sinistra, Sandalo si era dato alle rapine e alla militanza xenofoba, con tanto di avvicinamento alla Lega nord bollato da Mario Borghezio come tentativo di “infiltrazione” dei servizi segreti. Fino all’arresto, nel 2008, come responsabile di una serie di attentati contro moschee e centri islamici nel milanese.  A Parma, Sandalo stava scontando una condanna a 9 anni.

A Torino, sua città natale, Sandalo conosce Marco Donat Cattin, bibliotecario del suo liceo, il Galileo Ferraris. Dopo la militanza in Lotta Continua, da cui fu allontanato, aderisce a Prima Linea. Viene arrestato nell’aprile del 1980 e poco dopo inizia a collaborare con gli inquirenti. Confessa la sua partecipazione agli omicidi di Carlo Ghiglieno, Carmine Civitate e Bartolomeo Mana e soprattutto rivela le attività terroristiche dell’amico Marco, figlio dell’esponente democristiano Carlo Donat Cattin. Condannato a undici anni e sette mesi di reclusione, ne sconta solo due e a metà degli anni ottanta si trasferisce in Kenya.

Nel 1999 il leghista Mario Borghezio denuncia l’infiltrazione di Sandalo nella Guardia nazionale padana con il nome di Roberto Severini e lo caccia dal movimento. Sandalo dichiarerà in seguito di essere uscito dalla Gnp perché Bossi aveva rinunciato alla secessione in cambio di denaro. Nel 2002 viene di nuovo arrestato per rapina e nel 2008 finisce in manette perché considerato tra i responsabili di alcuni attentati anti-islamici a Milano, Abbategrasso e Brescia, attuati per mezzo di incendi e pipe bomb con la sigla Fronte cristiano combattente.  

Negli anni di piombo, con le sue rivelazioni – ricorda oggi La Stampa – mise in crisi il sistema politico italiano, decretando la caduta di Carlo Donat Cattin e mettendo l’allora presidente del Consiglio, Francesco Cossiga, in una situazione difficilissima. Roberto Sandalo verrà seppellito nella tomba di famiglia, al cimitero di Costigliole d’Asti. 

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