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Ambiente: nulla cambia. Ma guai ad arrendersi

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Un altro anno è trascorso. Nihil sub sole novi, direbbero i latini. Se non, potremmo chiosare, che il sole scalda sempre di più…

Sì, continua ad aumentare la temperatura del globe terracqueo, ma continuano anche le guerre, e continua il land grabbing. In Italia continuano le alluvioni che uccidono, si inaugurano nuove grandi opere, aumenta la povertà, non già la sobrietà, che è cosa diversa. Insomma, il capitalismo continua a dettare le sue regole, seminando desolazione. Continuano a rubarci il futuro, o almeno, per chi la vita l’ha ormai vissuta, continuano a rubarlo ai nostri figli.

Un grande pensatore attuale, quel Leonardo Boff, padre della Teologia della Liberazione, ha ben sintetizzato in un recente intervento la situazione odierna: “Il sistema attuale non ama le persone, solo la loro capacità di produrre e consumare. Per il resto sono solo olio esausto nella produzione.”

Finché il sistema non cambierà, la terra e l’uomo non potranno che soffrire. Non ci si deve arrendere, però. Ed a questo proposito, mi sembra che un buon viatico per il futuro rivolto proprio alle nuove generazioni  sia la frase di Camus, mutuata poi dal movimentismo: “Siate realisti, chiedete l’impossibile”.

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