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La paura di Berlusconi: “Accordo tra Pd e Movimento Cinque Stelle nostra rovina”

Il leader di Forza Italia per scongiurare il pericolo chiede ai suoi sostenitori di mobilitarsi "per ottenere la maggioranza assoluta nel Paese". Perché il rischio "è tornare a un governo di larghe intese"
La paura di Berlusconi: “Accordo tra Pd e Movimento Cinque Stelle nostra rovina”
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Evoca scenari apocalittici Silvio Berlusconi: “Se il Pd trovasse un accordo con il Movimento Cinque Stelle sarebbe la nostra rovina e la rovina del Paese”. Per scongiurare “questa minaccia abbiamo il dovere di convincere tutti gli indecisi e gli elettori del M5S e a tenere in caldo i nostri, per ottenere la maggioranza assoluta nel Paese”. Lo ha detto intervenendo telefonicamente a un’iniziativa a Catania ad un incontro di giovani amministratori locali di Area CentroDestra. Ma è un Berlusconi a tutto campo che torna a puntare sui suoi vecchi cavalli di battaglia:  “Il nostro Paese oggi è ingovernabile – continua il leader di Forza Italia – perché le nostre istituzioni, quelle che ci dà la Carta costituzionale, sono fatte non per decidere ma per vietare. E questo è vero dal 1948 ad oggi”. Immancabile poi l’attacco al governo delle larghe intese e l’auspicio di vincere le prossime elezioni: “Se noi non riusciremo ad avere la maggioranza ci troveremo nella situazione che per dare un governo al Paese bisognerà ricorrere ancora alle larghe intese. Immaginate il Pd al nostro fianco dopo quello che è successo? Immaginate noi al fianco del Pd?”.

Berlusconi analizza poi la crisi e la protesta sociale scatenata dai Forconi: “Il nostro Paese rischia seriamente di precipitare nel caos sotto gli effetti della crisi economica oltre a quella della credibilità della politica. C’è anche la rivolta dei forconi, che non è qualcosa da prendere sotto gamba, è un sintomo grave di una crisi vera con ragioni profonde”. E’ il turno della sinistra e della magistratura: “Mentre tutto questo succede – ha continuato – la sinistra e il suo braccio giudiziario sono riusciti, rendendomi incandidabile, ad escludermi dal Parlamento. Hanno portato a termine il loro piano di quasi vent’anni: eliminare dalla competizione politica l’ostacolo che per vent’anni si è frapposto tra loro e la conquista definitiva del potere”.

Poi l’annuncio del leader di Forza Italia di non lasciare la scena: “Io non mi arrendo, non diserto il campo di battaglia, non tradisco la fiducia che in quasi vent’anni mi hanno dato milioni e milioni di italiani”. “Entro il prossimo mese di gennaio – ha detto Berlusconi – sarò a Catania. Faremo una passeggiata per caricare i tanti giovani e per convincere gli indecisi ed ottenere la maggioranza perché senza questa il nostro Paese è ingovernabile”. 

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