A “La Gabbia”, su La7, Servizio satirico di Saverio Raimondo, che porge le sue condoglianze ai supporter di Berlusconi. Giocando sul cambio di vocale, il comico e blogger de ilfattoquotidiano.it esordisce: “Quando ho saputo che Berlusconi era deceduto in Senato, sono andato ai funerali per dargli l’ultimo saluto”. Si imbatte così in un militante che, con tono contrito, dichiara di essere in lutto e accetta l’invito di Raimondo a togliersi il cappello “in segno di rispetto”. Altri sostenitori accolgono di buon grado il “cordoglio” di Raimondo, il quale, sulle note di “Everybody Needs Somebody To Love” dei Blues Brothers, rievoca anche i “mister” testimoni che avrebbero potuto salvare il Cavaliere. Il comico incontra, però, un irriducibile supporter che nega la fine del Cavaliere. “Ma quale decesso” – insorge, mostrando l’effigie del duce tatuata sul braccio – “non fate le carogne, il decesso non esiste, perché allora sarebbe morto anche Mussolini. E lui è vivo“. E con rabbia aggredisce fisicamente Raimondo, che conclude ironicamente: “Chissà i militanti di Forza Italia quando cominceranno ad elaborare il lutto. Ciao Silvio, ora insegna agli angeli a corrompere i giudici

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