Se avete figli appena adolescenti, è meglio che vi prepariate all’invasione della nuova mania televisiva. Stiamo parlando di Chica Vampiro, nuova serie made in Colombia da poco sbarcata sul digitale terrestre italiano (va in onda su Boing, dal lunedì al venerdì alle 21.15 e sabato e domenica alle 14.55), nata dalla fantasia di Marcela Citterio, già colpevole del fenomeno Il mondo di Patty.

In Italia è in onda dal 31 ottobre, ma sui social è già un boom: 10mila like sulla pagina Facebook e 7400 persone che ne parlano. Il segreto della serie è un mix furbissimo di romanticismo e musica e la trama è la summa delle cose che piacciono ai teen di oggi. La protagonista è Daisy, sedicenne colombiana figlia di due vampiri, che per salvarsi dopo un incidente stradale viene morsa dai genitori e diventa vampira a sua volta. Il coté twilightiano, dunque, è servito. Aggiungete una storia d’amore con un coetaneo, qualche canzone cantata qua e là durante le puntate e il pranzo è servito.

Già Il mondo di Patty aveva letteralmente sbancato in ogni angolo del globo, particolarmente in Italia, con la giovane attrice Laura Esquivel che era approdata addirittura al tradizionale cinepanettone italico. Ora Marcela Citterio prova a confermare il suo tocco da Re Mida delle serie teen, un genere che ha riportato in auge le produzioni latinoamericane dopo il primo boom delle telenovelas di venti e trent’anni fa.

Un ruolo molto importante nella promozione della serie in Italia ce l’ha la Rete, ovviamente. Sul sito ufficiale i giovani visitatori possono ascoltare tutte le canzoni-tormentone e partecipare ai giochi online, mentre è disponibile su App Store, Google Play e Amazon l’applicazione ufficiale, zeppa di contenuti extra interattivi.

Dopo l’ormai onnipresente Peppa Pig per i più piccoli, prepariamoci all’invasione dei romantici e canterini vampiri colombiani. L’unico rammarico è che la tv dei ragazzi italiana, una volta fiore all’occhiello di Rai e Mediaset, non sia in grado di produrre internamente programmi di successo e si trovi costretta a importare prodotti dall’estero, a volte dalla qualità discutibile. Rassegniamoci: mettiamo in bella vista il collo e lasciamoci mordere a ritmo di musica.

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