1,9 milioni di euro consegnati ai familiari delle 27 vittime del terremoto del maggio 2012. Si è svolta a Mirandola, simbolo e comune epicentro dei fenomeni sismici che poco più di un anno fa devastarono l’Emilia, la cerimonia di consegna dei proventi raccolti attraverso l’asta di beneficienza online che la Ferrari, pochi giorni dopo il terremoto, decise di organizzare “per dare un aiuto concreto” a coloro che il 20 e il 29 maggio persero i propri cari sotto le macerie di case, uffici, capannoni e fabbriche. Tra loro, le famiglie delle vittime, c’erano il sindaco Maino Benatti e un “commosso” presidente del Cavallino, Luca Cordero di Montezemolo, che “con orgoglio” ha consegnato ai Cavicchi, ai Cesaro, agli Ansaloni, ai Siclari, ai Santucci, ai familiari di Sandra Gherardi, Anna Abeti, Nerina Balboni, Gabi Ehsemann e a tutti gli altri padri, madri, genitori e figli, una quota dei proventi raccolti attraverso l’asta “Ferrari per l’Emilia”, in tutto 1,9 milioni di euro. 28.000 euro a famiglia, quindi.

“Mai come dopo questa tragedia – ha detto Montezemolo nel corso del suo intervento – questo territorio ha dimostrato che chi fa impresa e chi vi lavora è un tutt’uno. Chi in questo paese continua a dividere fa un errore che è anche storico: c’è bisogno di unità di intenti, di lavorare assieme, e che alla parola crescita, per la quale non si fa quasi nulla, si associ la parola solidarietà”.

E “all’insegna della solidarietà” è stata l’asta della Ferrari, che in due settimane, nel giugno del 2012, ha raccolto donazioni e i proventi della vendita di gadget e pezzi unici, come la 599XX Evo, una berlina sportiva da pista acquistata dal collezionista americano Benjamin Schloss per 1,4 milioni di euro, caschi, sotto-tute e guanti da gara autografati da Fernando Alonso e Felipe Massa, il muso della F60, battuto a 23.000 euro, il motore della F2008, l’auto con cui la Ferrari si è aggiudicata il titolo costruttori, venduto per 80.000 euro, e la tuta da gara di Giancarlo Fisichella.

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