“Vogliamo essere curati in casa piuttosto che nelle residenze sanitarie assistenziali”. I malati gravi scendono di nuovo in piazza (è il nono presidio in un anno e mezzo) per cercare risposte dalla politica. Sono arrivati da tutta Italia per manifestare sotto il ministero dell’Economia a via XX Settembre a Roma. “Mi dedico 24 ore al giorno al mio compagno malato di Sla – dice un ragazzo partito da Milano – ho dovuto lasciare il lavoro. Dallo Stato riceviamo 800 euro al mese, il resto è tutto a carico nostro”. “Se dovessi essere ricoverato in una struttura – spiega un malato terminale – penserei di farla finita prima, perchè se ti manca l’amore della tua famiglia equivale a morire”. “Abbiamo ottenuto un tavolo per domani con rappresentanti dei ministeri dell’Economia, Welfare e Salute”, afferma Mariangela Lamanna del ‘Comitato 16 Novembre’ dopo un incontro con il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta. I malati decidono di passare la notte in via XX Settembre: “Da qui non ce ne andiamo, fino a quando non otteniamo risultati concreti”  di Annalisa Ausilio

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