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Cassa depositi e prestiti, obbligazione da 750 milioni per “finanziare enti pubblici”

Mentre il governo prende tempo, l'ente che gestisce i depositi postali va a caccia di denaro. Che confluirà nella "gestione separata". Cioè fondi che possono essere utilizzati per investire nel settore statale e nelle infrastrutture
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Mentre il governo prende tempo su Alitalia e Telecom, la Cassa Depositi e Prestiti va a caccia di denaro. La società, che gestisce i risparmi postali degli italiani e che ha appena acconsentito a finanziare le banche con prestiti miliardari nell’ambito del cosiddetto piano casa del ministro Lupi, ha infatti emesso un’obbligazione da 750 milioni di euro.

Si tratta di un’emissione obbligazionaria a tasso fisso, non subordinata e non assistita da garanzie, con scadenza 15 ottobre 2020 e cedola annuale pari al 3,75 per cento. La nuova emissione, si legge nella nota, rientra nell’ambito del programma di Euro Medium Term Notes di Cdp, riservato esclusivamente a investitori istituzionali e quotato presso la Borsa del Lussemburgo. La provvista di questa specifica emissione sarà destinata da Cdp a finanziare gli impieghi della gestione separata, cioè tutte quelle attività che possono essere finanziate anche attraverso il risparmio postale (quali finanziamento diretto agli enti pubblici, supporto all’economia, infrastrutture di interesse pubblico). L’emissione è stata collocata, tramite private placement, da Morgan Stanley, dealer dell’operazione. I titoli, negoziati presso la Borsa del Lussemburgo, hanno rating pari a BBB+ per Fitch, Baa2 per Moody’s e BBB per Standard and Poor’s.

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