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Egitto, nuovi scontri con la polizia. Muoiono oltre 50 sostenitori di Morsi

Ancora violenze nel giorno in cui il Paese ricorda il 40esimo anniversario della guerra del Kippur, l’ultimo conflitto contro Israele. Dimostranti sparano con proiettili a pallini, agenti rispondono con proiettili veri e gas lacrimogeni
Egitto, nuovi scontri con la polizia. Muoiono oltre 50 sostenitori di Morsi
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Nuova strage in Egitto. Almeno 50 persone sono morte negli scontri tra la polizia e i sostenitori del presidente deposto Mohamed Morsi, mentre altre 268 sono state ferite in tutto il Paese. Il bilancio è del ministero della Salute, mentre quello dell’Interno informa che altri 423 sostenitori dell’ex leader islamista sono stati fermati. Le nuove violenze si sono verificate domenica, nel giorno in cui l’Egitto ricorda il 40esimo anniversario della guerra del Kippur, l’ultimo conflitto contro Israele.

Parate e celebrazioni, ma anche proteste di strada hanno segnato la giornata. A scendere in strada, non solo al Cairo ma in molte città, i sostenitori di Morsi e in contromanifestazioni quanti sostengono l’esercito. Gli scontri sono durati per ore nel pomeriggio, quando i dimostranti hanno sparato con proiettili a pallini e lanciato bombe incendiarie contro la polizia. Questa ha risposto con proiettili veri e gas lacrimogeni. In alcuni episodi, i sostenitori dell’esercito si sono affiancati ai pro-Morsi per lanciare sassi contro gli agenti delle forze di sicurezza. La polizia nella zona di piazza Tahrir ha tentato di impedire che gli islamisti entrassero nella piazza, dove i sostenitori dell’esercito stavano festeggiando l’anniversario.

Nella piazza sventolavano bandiere nazionali e venivano alzate immagini con il volto del generale Abdel-Fattah el-Sissi, il capo dell’esercito, che tre mesi fa ha portato alla destituzione di Morsi. L’atmosfera era di festa, con la fanfara militare e gruppi di uomini che ballavano. Intanto, gli islamisti marciavano in altre zone del Cairo scandendo slogan contro el-Sissi, mentre alcuni gruppetti si dirigevano verso la piazza dove speravano di riuscire ad entrare nella piazza. I soldati hanno bloccato le entrate, sparando gas lacrimogeni e proiettili.

Un fotografo di Associated Press al Cairo ha potuto vedere nove cadaveri disposti sul pavimento di una clinica del distretto Dokki del Cairo, dove si sono svolti gli scontri più violenti. Ha raccontato che la maggior parte dei morti è stata colpita da proiettili a testa e petto. Il capo dell’esercito, Abdel-Fattah el-Sissi, e il presidente ad interim Adly Mansour hanno partecipato alla festa con spettacolo pirotecnico in uno stadio nella zona est del Cairo.

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