Si preannuncia un inverno caldo in casa Lega Nord. Il consiglio federale ha stabilito che il 7 dicembre si svolgeranno le primarie per eleggere il nuovo segretario, mentre il 15 si terrà il congresso a Torino, dove il vincitore prenderà ufficialmente la guida del partito. A dare l’annuncio è lo stesso leader del Carroccio, Roberto Maroni, che si dice “molto soddisfatto perché è stata accolta la mia richiesta”. La partecipazione alle primarie sarà estesa ai militanti iscritti da almeno un anno, portando a 18mila il numero degli aventi diritto al voto.

Sul versante della politica nazionale, invece, la Lega guarda con interesse alla crisi interna alla maggioranza, ma Maroni non considera imminente una possibile caduta del governo. ”Non credo ci saranno elezioni anticipate, penso che la forzatura fatta da Letta, su esplicita richiesta del presidente Giorgio Napolitano, costringerà il Pdl a sostenere il governo”, spiega il segretario leghista. E aggiunge: “Non vedo il Pdl sulle barricate, se invece andrà fino in fondo noi ci siamo”.

Lo spoglio delle schede delle primarie avverrà sempre a Torino, il giorno prima del congresso. “Per la prima volta la Lega elegge il suo segretario direttamente”, sottolinea Maroni. Un mese fa, il leader del Carroccio aveva anticipato di volere rinunciare alla segreteria federale, per lasciare il posto a “giovani rampanti”. D’altra parte, non era la prima volta che l’ex ministro dell’Interno annunciava l’intenzione di fare un passo indietro: già a marzo, aveva promesso di dimettersi se fosse stato eletto governatore della Lombardia. Ma il consiglio federale ne aveva respinto le dimissioni. In pole position nella scalata alla segreteria, Matteo Salvini e Flavio Tosi, citati dallo stesso Maroni come suoi possibili successori.

“Ho buone sensazioni. Penso che il prossimo segretario sarà brillante, giovane e capace”, si augura il leader del Carroccio. “Un leghista ‘doc’ fino al midollo che saprà rialzare e sventolare le bandiere dell’identità, come una volta, perché ce n’è bisogno”. Accanto a lui “ci saranno i governatori del Nord per articolare il progetto della Lega in chiave istituzionale”, conclude Maroni. Il deposito delle candidature dovrà avvenire entro il 30 novembre, necessari 10 anni di iscrizione al partito e aver raccolto minimo mille firme.

L’annuncio delle date di primarie e congresso arriva in un periodo di lotta all’interno della Lega. Lo scontro che maggiormente lacera il partito vede contrapposti il presidente a vita Umberto Bossi e il sindaco di Verona Flavio Tosi. Da una parte, il senatur ha apostrofato in diverse occasioni il maroniano di ferro, dandogli dello “stronzo”, del “fascista” e dell’ “omosessuale”. Dall’altra Tosi, ha semplicemente bollato le uscite di Bossi come “cose fuori dal tempo”, ma intanto i suoi fedelissimi avevano proposto alla Liga Veneta una mozione per sfiduciare il presidente leghista.

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