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Dl cultura, emendamento Pd: soldi a 103 associazioni. C’è anche la fondazione Craxi

Tra gli emendamenti che saranno votati questo pomeriggio c'è anche quello del renziano Marcucci che propone il finanziamento di realtà che operano sul territorio. Alcune di queste però sono legate a partiti della prima Repubblica. M5S: "Questi soldi non vanno più assegnati una tantum"
Dl cultura, emendamento Pd: soldi a 103 associazioni. C’è anche la fondazione Craxi
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Tre milioni di euro per associazioni e fondazioni che svolgono attività culturale, storica e sociale. Sono centotré le realtà che potrebbero beneficiarne, ma tra queste spunta anche la fondazione Bettino Craxi. L’emendamento è stato presentato dal Partito democratico al decreto Cultura approvato con i voti di Pd, Pdl e Sc in commissione Bilancio. “Il renziano Marcucci colpisce ancora”, dichiara in un comunicato il Movimento 5 Stelle al Senato spiegando che tra le 103 associazioni e fondazioni inserite nella tabella al Senato, “ve ne sono diverse sicuramente meritevoli le quali svolgono attività culturale, storica, sociale a vantaggio della collettività”.

Tra queste infatti compaiono l’Accademia della Crusca, l’Istituto nazionale degli studi del Rinascimento o l’Accademia musicale chigiana. “Nella tabella -attacca invece il gruppo 5 Stelle- ci sono però anche fondazioni emanazione di vecchi partiti o fazioni politiche: fondazione Sturzo (ex Dc), Istituto Gramsci (ex Pci), fondazione Bettino Craxi che commemora un politico fuggito all’estero pur di non assoggettarsi alla legge. Che attività svolgono a favore della collettività e la cultura queste fondazioni? Il Movimento 5 Stelle in commissione Bilancio e Cultura ha richiesto di aggiornare annualmente la tabella. I fondi vanno assegnati attraverso avviso pubblico seguendo criteri di meritocrazia, trasparenza e in base a progetti specifici da realizzare. Questi fondi non vanno più assegnati una tantum ,senza criteri e tramite decreti o emendamenti-blitz dei soliti amici di partito”.

Un attacco a cui il Partito democratico ha risposto difendendo la decisione di aumentare i finanziamenti alle associazioni culturali. “Beppe Grillo, come un novello Tremonti”, ha commentato Andrea Marcucci, “si schiera a favore dei tagli alla cultura. L’emendamento contestato dai parlamentari del suo gruppo, riassegna 1,3 milioni alle fondazioni culturali. In questo hanno un precedente illustre, quello dell’allora ministro dell’economia”. E conclude: “I finanziamenti vanno ad una serie di enti inseriti in una tabella aggiornata dal governo ogni tre anni e sottoposta al parere del Parlamento. Trovare nuove risorse a tali istituzioni è un vanto, non certo una vergogna”, conclude il parlamentare.

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