Il mondo FQ

Gay Pride 2013, la sfilata a Bologna. Branà: “Non è una festa è una rivendicazione”

La manifestazione partirà sabato 29 giugno dai giardini del Cavaticcio e si chiuderà con il discorso del sindaco Merola. Il presidente del Cassero-Arcigay, Vincenzo Branà: “Merola faccia come Obama dedichi ogni anno un’intera settimana alle persone Lgbt”
Gay Pride 2013, la sfilata a Bologna. Branà: “Non è una festa è una rivendicazione”
Icona dei commenti Commenti
“Rivoluzioniamo”. Sarà questo lo striscione che aprirà il Gay Pride 2013 a Bologna sabato 29 giugno. La manifestazione vedrà il discorso del sindaco Merola in chiusura. Un’edizione sobria che rinuncia per il secondo anno alla sfilata di carri in centro città e che allarga gli eventi della kermesse, organizzata dal Arcigay, Arcilesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno e Mit, per una settimana. Il primo appuntamento sarà lunedì 24 con l’elezione di Miss Alternative al Botanique. “Non è una festa, è una rivendicazione – ha spiegato il presidente del Cassero-Arcigay, Vincenzo Branà – cammineremo con il sorriso, sarà il nostro punto di partenza per la mobilitazione. Siamo anche in sintonia con i T Days (la pedonalizzazione delle tre vie centrali di Bologna, n.d.r.)”
Il Pride bolognese prenderà le mosse sabato 29 giugno alle 14.30 dai giardini del Cavaticcio, poi si infilerà in via Don Minzoni, proseguirà per via dei Mille, via Indipendenza, finendo poi in piazza Nettuno da dove parlerà il primo cittadino Pd. “Merola faccia come Obama – ha spiegato Branà – dedichi ogni anno un’intera settimana alle persone Lgbt”. Una rivendicazione simbolica nella città con il più importante circolo Arcigay d’Italia, il Cassero e un ulteriore segno del disgelo in atto tra organizzatori e amministrazione. Tanto che l’assessore Matteo Lepore apre la porta alle richieste dei manifestanti: “Siamo orgogliosi che Bologna sia una città dove esiste la libertà di amarsi. Bisogna aprire un nuovo tavolo di lavoro, bisogna fare un punto su questi aspetti cruciali della vita degli individui.  E soprattutto a livello nazionale bisogna rompere i tabù senza distinzioni politiche, a partire dal matrimonio tra persone dello stesso sesso”.
Un assist per il collega di partito, Giulio Pierini, che da sindaco di Budrio, paese in provincia di Bologna, ha appena officiato la prima firma di una coppia omosessuale sul Registro per le Unioni Civili per le coppie di fatto in vigore a Budrio dall’aprile scorso: “Il nostro è un segnale forte che  si vuole inviare al Parlamento per accelerare un dibattito per arrivare a quanto già istituito in altri  paesi europei come Francia e Spagna”. Il Gay Pride di Bologna avverrà in contemporanea il 29 giugno con le omologhe manifestazioni a Milano, Napoli, Catania e Cagliari; mentre il 22 giugno a Palermo ci sarà il Gay Pride nazionale.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione