La casa estiva dell’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto (Crotone), Carolina Girasole, è stata completamente bruciata all’indomani dalle elezioni nella cittadina in provincia di Crotone, vinte dal candidato del Pdl, Gianluca Bruno. “È il regalo finale” commenta il primo cittadino ai microfoni de ilfattoquotidiano.it diventato un simbolo in Calabria per la lotta alla ‘ndrangheta: “Abbiamo governato in un clima di grande tensione, con intimidazioni, macchine bruciate, lettere anonime, minacce sui muri, attacchi continui e una strategia silenziosa rappresentata dal fango gettato da chi vuole far credere che il sindaco sia un delinquente come gli altri. E così si fa il gioco della ‘ndrangheta“. Alle elezioni comunali il Partito democratico, il suo partito, non l’ha appoggiata e ha candidato Nuccio Milone. “Ognuno è responsabile del proprio ruolo e delle proprie azioni. Quello che abbiamo messo in campo ha dato fastidio a qualcuno e siamo stati ostacolati in questo percorso. Le scelte impopolari, il garantire i diritti e il non fare i favori non da un buon ritorno elettorale”  di Lucio Musolino

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