Portare all’attenzione del futuro sindaco della Capitale la questione della cittadinanza ai figli di immigrati nati in Italia. Decine di “nuovi italiani”, attivisti del movimento “Questa è Roma”, si sono dati appuntamento a piazza del Pantheon per dare vita a un Flash Mob. “È il Parlamento a dover approvare la legge sullo ius soli – dice Samia Oursana, fra le promotrici del movimento – ma è necessario un cambiamento culturale e sociale, per questo chiediamo alla futura amministrazione capitolina di lavorare su questo tema”. “Impariamo dalla Roma imperiale che riconosceva cittadini i popoli che conquistava”, suggerisce una italianissima ragazza di origini somale. “Senza cittadinanza – spiega una studentessa di origini africane – non si può votare, partecipare ai concorsi pubblici, fare sport agonistico e si è costretti a rinnovare il permesso di soggiorno”. Con decine di proposte presentate in Parlamento, i “nuovi italiani” sono fiduciosi: “Spero che venga riformata al più presto la legge sulla cittadinanza”, dice un ragazzo nato a Roma da genitori egiziani  di Annalisa Ausilio

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Ius soli o ius sanguinis? Per una cittadinanza culturale

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