Morirono sul lavoro. Il loro luogo di operazione divenne una bara. Una bara d’acqua. Che all’improvviso li sommerse. Senza nessuno intorno che potesse aiutarli o dare l’allarme. Terminò così la vita di Fabrizio Veronese, 56 anni, residente a Rovigo, e Guglielmo Bellan, 53 anni, residente a Loreo, tecnici impiegati nell’azienda rodigina General montaggi industriali di Villadose di Rovigo.

Veronese e Bellan stavano lavorando alla manutenzione della chiusa di via Lidi Ferraresi a San Giovanni di Ostellato, in provincia di Ferrara, in una zona prosciugata per permettere lo svolgimento delle operazioni. Improvvisamente la pressione idraulica fece cedere una paratia. I due uomini vennero stati travolti da un’ondata d’acqua che li spinse all’interno di un cunicolo. Nessuno si accorse del duplice dramma, tanto che furono le famiglie a contattare le autorità non vedendoli tornare in tarda serata e non sentendo risposta al telefono. Fu necessario l’intervento di due idrovore, per svuotare almeno parzialmente la sezione della chiusa  e facilitare la ricerca dei corpi, che vennero trovati la mattina successiva alle 11 dai sommozzatori.

Per quell’episodio il pm Alberto Savino della procura di Ferrara ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo nove persone, fissando per mercoledì 24 aprile un incontro in procura al quale parteciperanno gli indagati con i rispettivi difensori e consulenti. All’ordine del giorno la consulenza tecnica affidata all’ingegnere idraulico Emanuele Luciani e al geotecnico Stefano Vincenzi. A loro spetterà di valutare lo stato di manutenzione dell’impianto e quello del terreno circostante. Gli avvisi di garanzia sono stati inviati come atto dovuto, per garantire sin dai primi atti tecnici irripetibili il diritto di difesa ai soggetti per i quali potrebbero emergere eventualmente profili di responsabilità.

Invitati a presentarsi in Via Mentessi sono sei persone tra tecnici e dirigenti di Aipo, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po che aveva in carico la manutenzione della chiusa, e tre di Gmi, la ditta esecutrice dei lavori.

Per Aipo sono stati individuati i nomi del direttore Luigi Fortunato, di Maurizio Montani (dirigente Emilia orientale), Ivano Gallerani (dirigente del settore navigazione interna), Ettore Alberani (responsabile del procedimento di manutenzione Valle Lepri), Bruno Droghetti (direttore dei lavori di manutenzione Valle Lepri), Vittorio Malagò (coordinatore sicurezza del progetto di manutenzione). Per la ditta Maria Antonietta Strazzullo, amministratore unico della Gmi, Roberto Pravato, responsabile tecnico, e Federico Tita, direttore tecnico di cantiere.

Articolo Precedente

Terremoto tra Forlì-Cesena e Rimini: scossa magnitudo 3.6

next
Articolo Successivo

Eolico e fotovoltaico, la lotta dei comitati “contro” le energie rinnovabili

next