Si fa sempre più stretta la strada del rimborso dei debiti dello Stato alle imprese. Mentre Bruxelles ci marca a vista, infatti, i dati diffusi in serata dal ministero del Tesoro sul fabbisogno finanziario italiano, cioè le risorse necessarie alla copertura del bilancio, non sono certo positivi. A marzo, infatti, ha raggiunto quota 21,4 miliardi di euro, in decisa crescita rispetto ai 17,8 miliardi del marzo 2012. A conti fatti, l’andamento trimestrale indica un peggioramento complessivo di 7 miliardi dai 29,138 miliardi del gennaio-marzo 2012, ai 36,337 miliardi dei primi tre mesi di quest’anno.

Secondo il ministero il dato, però, è in linea con le previsioni annuali. L’andamento sarebbe infatti influenzato da alcuni fattori negativi mensili, senza i quali il fabbisogno si attesterebbero a 15,5 miliardi. “L’aumento del fabbisogno del mese di marzo 2013, rispetto allo stesso mese dello scorso anno – scrive la nota – è da attribuirsi a maggiori rimborsi in conto fiscale, a maggiori erogazioni alle Ferrovie, che però lamentano ritardi nei pagamenti statali e a più elevati pagamenti di interessi sul debito, per effetto di una diversa modulazione delle scadenze.

Il fabbisogno del mese risentirebbe, inoltre, della sottoscrizione dell’aumento di capitale della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per la quota azionaria pari al 16,17 per cento, con relativo versamento in un’unica tranche di circa 1,6 miliardi. “Al netto di tali fattori peggiorativi – secondo il ministero – dovuti ad anticipi di pagamenti (già considerati nelle stime annue) pari a circa 6 miliardi, il fabbisogno del mese sarebbe risultato di circa 15,5 miliardi”. “Il fabbisogno del mese registra un andamento delle entrate fiscali in linea con le previsioni annuali”.

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