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Viaggi low cost, con Zucano muoversi diventa social

Partire in compagnia per risparmiare e conoscere nuove persone che hanno la stessa meta? Sembrava l'uovo di Colombo, invece funziona davvero. Parola di Marco Turchini, che in tram ha conosciuto la sua fidanzata e da lì si è inventato un business
Viaggi low cost, con Zucano muoversi diventa social
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Un nuovo modo per programmare i propri spostamenti, rendendoli un’esperienza sempre più sociale. È l’opportunità offerta da Zucano, una piattaforma online per la condivisione delle informazioni di viaggio, disponibile in Rete dallo scorso 14 febbraio e che in breve tempo ha catalizzato l’attenzione dei cosiddetti “social traveller”, con più di 3.500 like sulla sua pagina Facebook e già oltre 6mila utenti da tutto il mondo. Uno strumento con molti possibili utilizzi, che si diramano a partire da una funzione primaria: «Il primo scopo – spiega Marco Turchini, 30enne fiorentino, CEO e tra i creatori di Zucano – è quello di permettere alle altre persone della community di conoscere in anticipo i propri programmi di viaggio, in modo da poter eventualmente organizzarsi per intraprenderli insieme». Un progetto pensato innanzitutto per i viaggiatori abituali, i primis i pendolari, una sorta di “comunità naturale” che già si tiene in contatto tramite mailing list o social network, e nato anche per venire incontro alla crescita di un fenomeno sempre più evidente: «Con l’abbassamento dei costi le persone viaggiano più frequentemente e si va affermando un modello di tipo anglosassone, con più spostamenti per periodi brevi piuttosto che pochi soggiorni lunghi».

Le possibilità offerte da Zucano rispondono a numerosi bisogni: dai più semplici, come scegliersi il proprio vicino di posto evitando bambini urlanti e rumorosissime famigliole in gita, al condividere due chiacchiere davanti a un caffè o il taxi una volta arrivati, fino al decidere di organizzare un vero e proprio viaggio in compagnia. E uno dei “pretesti” per la creazione della piattaforma è stato proprio un episodio che mette in evidenza le dinamiche sociali innescate dai piccoli spostamenti giornalieri: «Qualche anno fa, quando dopo essermi laureato trovai lavoro a Milano, andavo in ufficio tutti i giorni in tram – racconta Turchini – lì incontravo sempre una ragazza con la quale ci scambiavamo degli sguardi imbarazzati senza mai trovare il coraggio di parlarci. Solo dopo due mesi e mezzo riuscii a rivolgerle la parola e lei mi disse semplicemente “be, finalmente ce l’abbiamo fatta”. Oggi è la mia fidanzata». Una vicenda personale che ha ispirato una scelta imprenditoriale caratterizzata da una grande semplicità di funzionamento. Il servizio è infatti completamente gratuito e per accedervi basta registrarsi facendo riferimento a un social network: «Così si entra a far parte della community e si può aderire alle esperienze di viaggio già create dagli altri membri oppure crearne una propria (inserendo destinazione, mezzo di trasporto, data e ora) che si può decidere di condividere con tutti o solamente con un proprio network specifico».

La gestione di Zucano è affidata a una start-up formata da un gruppo di giovani amici che, dopo aver sviluppato il progetto, ora si occupa di tutti gli aspetti, dallo sviluppo a quello commerciale: «Abbiamo anche una sezione business nella quale offriamo ad aziende, come compagnie aree e ferroviarie, di integrare la nostra piattaforma nei loro portali. Da questo punto di vista abbiamo ottenuto molti riscontri positivi, soprattutto dal Medio Oriente e da altri Paesi asiatici». Il primo passo verso un futuro il cui obiettivo è quello della gestione dell’intera esperienza del viaggio nel suo complesso: «Vogliamo arrivare ad offrire la possibilità di organizzare direttamente su Zucano tutti gli aspetti “prenotabili”, dal posto su treni, aerei o navi, alla scelta dell’albergo fino all’acquisto di biglietti per eventi ai quali si vuole assistere una volta arrivati a destinazione. Così, facendo pagare ai provider di questi servizi una commissione su tali operazioni, potremo mantenere il tutto gratuito per gli utenti».

di Paolo Scandale

www.puntarellarossa.it

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