Le urla di gioia dei parenti delle vittime hanno accolto la sentenza di morte per 21 egiziani, condannati per gli scontri a Port said del febbraio scorso, quando nel caos scoppiato dopo una partita di calcio allo stadio morirono 74 persone. Le esclamazioni di gioia però sono state presto coperte dal rumore degli spari e dalle grida delle famiglie dei condannati che hanno cercato di assaltare il carcere in cui sono rinchiusi i loro parenti. Dopo la reazione della polizia è intervenuto anche l’esercito e nel caos che ne è seguito sono morte oltre 20 persone. I disordini si sovrappongono agli scontri che vanno in scena dal 25 gennaio a Piazza Tahrir, in occasione dell’anniversario delle rivolte che sconfissero il regime di Mubarak, rivoluzione che dopo due anni si sente tradita dal governo al potere

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