Se è vero, come è vero, che il futuro sarà appannaggio dell’informazione digitale, oggi è vero anche che per molti lettori andare ad acquistare la copia del giornale in edicola rappresenta ancora un atto importante e per certi versi irrinunciabile. La rete ormai ci ha rapiti, come pesci in un acquario, e quotidianamente corriamo come fossimo telecomandati verso la digitalizzazione di qualsiasi cosa. Parliamo per sigle: iPhone, iPad, tablet, skype e via dicendo. E, paradosso, si è già vecchi se si impara ora a usare facebook, perché adesso va più di moda twitter.

Grazie al web, grazie alla rete, il mondo si è certamente avvicinato e comunicare, lavorare, ordinare, acquistare oggi è più semplice che mai. Senza Internet, lo diciamo spesso, oggi non potremmo più vivere. A volte però quella alla digitalizzazione può sembrare una corsa inconsapevole, che può farci perdere alcuni passaggi ancora importanti. Insomma sarebbe elegante che in questa corsa verso l’online ci ricordassimo che la tanto amata carta e l’edicola, con dentro una persona, l’edicolante, esistono ancora. Come esistono ancora tanti giornalisti che contribuiscono a creare il giornale “di carta”. Proprio per questo motivo Il Fatto Quotidiano lancia il nuovo abbonamento “In edicola”.

Abbiamo pensato a un abbonamento su misura per chi non vuole rinunciare al piacere di scendere al chiosco più vicino, magari scambiare quattro chiacchiere con il proprio edicolante, ma al contempo vuole, oltreché risparmiare, garantire la difesa dell’ambiente e la sopravvivenza delle edicole. Il tutto con un piccolo grande gesto quotidiano: abbonarsi presso l’edicola di fiducia. Tutto questo metterà in moto una catena virtuosa che garantirà risparmi a tutti. Compreso il nostro giornale. Come? Ecco la spiegazione: lo spreco di stampa e di carta si verifica perché non sappiamo quante copie verranno realmente vendute e, per servire tutte le edicole, dobbiamo stampare quasi il doppio del venduto.

Più abbonamenti “In edicola” verranno sottoscritti, minore sarà il numero delle copie “rese” in un’edicola, minore sarà il numero di copie che si stamperanno e minore sarà lo spreco di carta. E tutto questo, naturalmente, ricadrà positivamente anche sul lettore, che risparmierà sulla sua copia del Fatto Quotidiano. Un atteggiamento responsabile, dunque, compiuto in un momento di grandi cambiamenti nel mondo dell’informazione. Come tutti sanno, infatti, oggi l’informazione digitale sta aumentando la sua quota di mercato in modo esponenziale a discapito di quella cartacea: all’estero sono già tante le testate storiche che hanno abbandonato la versione cartacea. Tuttavia, essendo questo cambiamento solo all’inizio, oggi è ancora l’informazione cartacea a sostenere economicamente quella digitale: il quotidiano lo si paga, il sito internet no.

Sarà dunque inevitabile un futuro almeno parzialmente a pagamento per i siti internet, a causa della graduale scomparsa della carta: un futuro in cui i giornalisti online saranno retribuiti dalle vendite e dalla pubblicità del sito, e non più sostenuti dall’introito del giornale cartaceo. Anche per questo motivo diventa molto importante oggi sostenere l’informazione cartacea in questa fase di delicato, ma inesorabile cambiamento. E il nuovo abbonamento “In edicola”, ottimizzando i costi e i ricavi del Fatto Quotidiano cartaceo, vuole andare proprio in questa direzione. Quella del lettore responsabile.

di Cinzia Monteverdi, amministratore delegato Il Fatto Quotidiano

Da Il Fatto Quotidiano del 22 gennaio 2013

COME FARE – Per abbonarsi all’edicola basta andare sul sito shop.ilfattoquotidiano.it/abbonamenti, scegliere l’edicola più comoda e abbonarsi direttamente dal sito oppure telefonando all’ufficio abbonati (Tel. 02/91080062 – Fax 02/9189197).

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