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Trattativa, i figli di Provenzano contro Ingroia e De Francisci: “Violato il segreto”

Nell'esposto denuncia si parla di "violazione del segreto istruttorio dopo la pubblicazione dell’articolo sul Fatto quotidiano dello scorso 5 giugno con il contenuto dell’interrogatorio di Bernardo Provenzano con i due magistrati", Il boss nei giorni scorsi è stato operato ed è in coma
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I figli del boss Bernardo Provenzano hanno presentato un esposto contro l’ex Procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia e l’avvocato generale dello Stato ed ex Procuratore aggiunto Ignazio De Francisci. Angelo e Francesco Paolo Provenzano nell’esposto denuncia, presentato al Procuratore nisseno Sergio Lari, competente per le denunce contro i magistrati di Palermo, denunciano la “violazione del segreto istruttorio dopo la pubblicazione dell’articolo sul Fatto quotidiano dello scorso 5 giugno con il contenuto dell’interrogatorio di Bernardo Provenzano con i due magistrati”, cioè cinque giorni dopo l’interrogatorio avvenuto nel carcere di Parma in cui Ingroia e De Francisci avrebbero tastato il polso al capomafia per chiedergli se voleva collaborare con la giustizia. Non solo. Nell’esposto i due figli di Provenzano, tuttora in coma dopo un intervento al cervello per un ematoma, denunciano anche il “falso ideologico e reato omissivo”.

L’esposto è allegato a un altro esposto presentato dai legali di Provenzano, Rosalba Di Gregorio e Franco Marasà, al Procuratore generale presso la Corte di Cassazione in cui i due legali ricordano denunciano l’interrogatorio fatto il 31 maggio in assenza dei due avvocati di Provenzano. I due pm parlarono in quell’occasione di avere ascoltato Provenzano come persona informata dei fatti. Ma i due legali non hanno digerito quella visita a sorpresa dei magistrati. Nell’esposto gli avvocati hanno anche aggiunto l’ordinanza del gup Piergiorgio Morosini in cui il magistrato ‘bacchetta’ Ingroia e De Francisci per avere interrogato Provenzano come indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, quindi era necessaria la presenza dei legali. 

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