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Uno, cento, mille alberi di Natale… a pedali

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Parliamoci chiaro: tanto non va mai bene niente, niente di quello che fa questa Amministrazione. Da quando ha vinto le elezioni (che ancora il Patito Democratico gli rode come chi credeva che gli toccava in eredità, di governare: son quattordici anni che perde, perde e strilla, non si capiscono: prima il ciucio poi il pannolone poi ancora il ciucio…).

Da quel dì tutto ciò che fa Pizzarotti, comunque, non va bene. E siccome vogliamo il marito con i soldi, l’amante con le tette grosse e il natale con la neve… non va bene nemmeno l’albero in P.zza Garibaldi, quello tradizionale, quello che Halloween è la festa del demonio e il presepe va bene anche coi Gormiti (preghiamo).

Manco l’albero, che gli auguri non bastano, servono i miracoli. Che poi se Pizzarotti non faceva l’albero i puritani integralisti l’avrebbe moralmente crocefisso “perchè se ne infischia delle ricorrenze” che se avesse detto “No, niente pino, coi soldi risparmiati ci facciamo la spesa per i Parmigiani” (gente del sasso, autoctoni, i diversamente poveri, ma sempre più e sempre più all’Emporio della spesa gratis), nemmeno così ai contestatori dal Crodino facile sarebbe andata giù.

Poi l’albero voluto dalla Giunta è a pedali, apriti cielo; poi è brutto, corpo di mille balene; poi si rompe, per la trippa di Nettuno… Perchè l’albero di Natale in P.zza Garibaldi si illumina a pedali. Tu vai lì, punti i piedi, giri e la dinamo fa il resto. Una buona dose di parmigiani, razza viziata che ha sempre preferito il burro alla pasta Fissan, ha messo il muso anche per questo.

Peccato, perchè una ragione di scontento ci sarebbe, ma la legge in vigore, né i poteri del Sindaco, consentono di lenire la delusione della pedalata natalizia, come? Provate a immaginare quei farabutti che hanno scavato il debito di Parma fare la fila per macinare chilometri su quell’elettro-ciclo del balocco, immaginateli, sudanti, costretti a ripianare il debito producendo energia elettrica non solo per un pino (finto) di cui non me ne può fregar di meno, ma per tutta l’illuminazione stradale, a partire dalla periferia, i lampioni, poi il riscaldamento nelle scuole, le luci negli edifici, la corrente elettrica nelle case, ovunque serva produrre energia, ci fossero loro, bastardi e impuniti, che hanno macellato la città e continuano a rivendercela come carne di prima scelta. Provate ad immaginare se a pedalare fossero loro, quelli che han creato il disastro: prima una settimana, poi gli si dice “adesso pedala con la dinamo attaccata finchè non hai pagato tutto”. Se così fosse, la ParmAmnesy International condannerebbe il Sindaco per violazione dei diritti umani. Comunque.

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