A poche ore dalle  primarie del centrosinistra per il suo candidato alla Presidenza della Lombardia cresce la preoccupazione per i promotori della candidatura più ufficiale e istituzionale, quella dell’avvocato Umberto Ambrosoli. Sta infatti crescendo ogni oltre previsione, in ambienti molto diversi tra loro, la candidatura di Andrea Di Stefano giornalista economico e consulente attivo dell’economia sostenibile. 

Il giovane “professore” noto al pubblico di Radio Popolare sta ottenendo appoggi trasversali che vanno dalla sinistra “a sinistra di Vendola” ad ambienti imprenditoriali e a esponenti che avevano sostenuto Renzi, come gli ambientalisti Ferrante e Della Seta, parlamentari uscenti del Pd, e a Stefano Boeri, ex candidato sindaco sempre del Pd. La competenza economica e la precisione dei discorsi di Di Stefano hanno trasformato quella che all’inizio sembrava una candidatura di testimonianza e di posizionamento in una competizione aperta. E’ possibile che vinca a Milano città e nei dintorni, dove il “popolo di Radio Popolare”  conta di più e dove c’è più informazione. L’ avvocato Ambrosoli, molto meno avvezzo a padroneggiare temi che vanno dalla revisione della spesa sanitaria alle nuove leggi urbanistiche, godrà però probabilmente  nelle altre province della forza di inerzia dell’appoggio ricevuto da Pd lombardo prima e Bersani poi, e dell’appoggio iniziale avuto da Pisapia

In Sinistra Ecologia e Libertà la posizione iniziale diplomatica di stare vicini ad Ambrosoli per non smentire Pisapia è stata travolta da gran parte dei militanti più attivi, che coinvolgendo esponenti del Pd hanno creato il marchio “Progressisti per Di Stefano”. Forse attorno alla sua figura prende corpo l’idea di una declinazione settentrionale e lombarda  di punti di vista interessi  e sentimenti che sono anche quelli prioritari per  Vendola, ma che vanno molto  al di là dell’area vendoliana, una declinazione che riesce a interessare anche chi altrimenti guarda a Monti o alle 5 Stelle. Tutti i residenti  in Lombardia possono votare dalle 8 alle 20.

Ecco un esempio, tra i tanti post e appoggi pervenuti:
Mobilità sostenibile, Piano energetico di efficienza e rinnovabili, Agricoltura vera  e  filiera corta,  Finanza etica, rilancio dell’Arpa, bonifiche, 
gestione Expo, blocco delle infrastrutture inutili… 
Non siamo con Di Stefano solo per la puntualità del suo programma ma soprattutto per la credibilità e affidabilità del suo percorso. 
Abbiamo bisogno di  un Presidente di Regione che ragioni mettendo sempre l’ambiente nelle compatibilità e opportunità economiche e che sappia di cosa parli, di un Presidente che sia già stato con noi nella Cosa Giusta e nelle difficili e impegnative vicende di questi ultimi 
anni. Per questo riteniamo che l’ambientalismo possa e debba sostenere  con noi Andrea Di Stefano alle primarie regionali. 

C'era una volta la Sinistra

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